«Non possiamo accettare che dopo un anno e mezzo di pandemia venga denunciata una disorganizzazione del personale tale da non garantire la sicurezza a un pronto soccorso di primaria importanza come quello del Sacco – afferma Gregorio Mammì, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e membro della Commissione Sanità – il comunicato diramato dalla segreteria provinciale di Milano della FIALS ci mette infatti in allarme: come è possibile che il personale del pronto soccorso debba dichiarare apertamente di respingere fin qualunque responsabilità per “eventuali errori causati da una situazione caotica che nel tempo non trova una soluzione (e pare poco interessare a chi ci dovrebbe tutelare?)”? Nell’ultimo anno e mezzo sono stati spesi
moltissimi soldi pubblici e Regione annuncia grandi investimenti anche dal punto di vista del personale grazie ai fondi statali garantiti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ma poi in uno dei principali pronto soccorso della Lombardia c’è una situazione tale che gli operatori sanitari rigettano responsabilità su eventuali problemi inerenti le cure per i pazienti. Invitiamo la maggioranza di Fontana ad attivarsi subito, perché dopo quanto hanno subito i lombardi a causa della pandemia e della sua discutibile gestione amministrativa è ora di dire basta e garantire finalmente il diritto alla salute a tutti i cittadini».
Ufficio stampa MoVimento 5 Stelle Lombardia - www.lombardia5stelle.it