Andrea Fiasconaro (M5S): «Ancora una volta la Sanità Lombarda è al centro dello scandalo. La qualità e l’efficienza del servizio di soccorso sanitario in urgenza, non dovrebbe finire sulle pagine dei giornali perché la cooperativa alla quale è affidato viene sequestrata dalla guardia di Finanza. Già diversi mesi fa segnalai a Regione Lombardia l’esigenza di intervenire e fare chiarezza nei meccanismi di assegnazione dei lotti» spiega il Consigliere Regionale, intervenuto in merito alla notizia del sequestro della Gdf di Pavia della cooperativa First Aid One Italia, nell'ambito di indagini per i reati di caporalato e appalti truccati per un valore complessivo di circa 11 milioni di euro.
«La notizia degli sviluppi dell’inchiesta della Gdf di Pavia, che ha posto sotto sequestro la cooperativa “First Aid”, purtroppo non ci sorprende» spiega Fiasconaro: «Le anomalie, emerse già lo scorso mese di marzo sul bando per l’affidamento del trasporto sanitario nei presidi ospedalieri dell’Asst di Pavia, avevano evidenziato proposte di offerte così al ribasso, da poter essere considerate antieconomiche. Si trattava infatti di offerte insufficienti anche solo per poter pagare gli stipendi dei dipendenti, stando ai tariffari imposti dalla legge. Avevo riportato inoltre casi di diverse segnalazioni di inadempienze. A partire dalla mancata istituzione di sedi locali idonee al ricovero dei mezzi e alla sanificazione. Le ambulanze venivano di fatto lasciate in strada. “First Aid One” non poteva assicurare le condizioni contrattuali necessarie, incluse la sosta e il ristoro del personale, e i requisiti tecnici di intervento. I numerosi ritardi nei servizi furono la prova di quanto denunciato. Ritardi giudicati dagli inquirenti come pericolosi: “in molte occasioni hanno impedito ai pazienti di effettuare cure o esami anche urgenti”» spiega Fiasconaro, che conclude: «Motivi per i quali avevo interrogato Regione Lombardia, chiedendo se l’Assessore al Welfare Letizia Moratti avesse o meno intenzione di sospendere in autotutela il bando e procedere, nel frattempo, con le opportune verifiche. La risposta, poco soddisfacente, è arrivata solo in questi giorni, e denota la leggerezza con cui Regione sta approcciando il tema. Anche alla luce delle recentissime indagini, mi auguro che venga posta maggiore attenzione da parte di AREU e di Regione Lombardia negli affidamenti di questi servizi, per impedire il ripetersi di questo tipo di irregolarità. Attenzione che al momento parrebbe non esserci stata».