Lui non le dà, malgrado la gestione del Covid, in particolare della prima fase che, se la Lombardia fosse stata uno stato, sarebbe stata al primo posto nella incapacità ad affrontare la pandemia. Non lo sfiora neppure ora la idea di dimettersi, quando i Pm lo rinviano a processo per la frode sui 75000 camici ordinati alla ditta del cognato. In altri stati i ministri si dimettono per aver copiato un pezzo della tesi di laurea. Qui non ci si pone neppure il problema.
Non se lo pone Fontana che continua imperterrito a fare il Presidente, non lo pongono le opposizioni presenti in Consiglio dal PD ai 5Stelle né gli organi di stampa. C’è veramente bisogno di un’alternativa a questa classe dirigente di governo e di opposizione, tutta santificatrice di Draghi e immersa nelle strategie antipopolari del neoliberismo.
Fabrizio Baggi, segretario regionale Lombardia
Giovanna Capelli, responsabile sanità Lombardia
Partito della Rifondazione Comunista / Sinistra Europea
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Ufficio stampa
Partito della Rifondazione Comunista Lombardia