Marco Fumagalli (M5S): «Quella che appare una semplice leggerezza potrebbe costare molto caro al Comune di Merate e a Regione Lombardia. Non solo, infatti, non è stato richiesto il permesso ai legittimi proprietari delle aree che sono ricomprese nell’area protetta della riserva, ma gli stessi interventi di conservazione finanziati sembrano più un’attività di urbanizzazione che di protezione. Si tratta infatti della realizzazione di passarelle pedonali cementificate, che passano sulla proprietà degli ignari
titolari, che nulla hanno a che vedere con sentieri o attività di preservazione della flora e della fauna. Il finanziamento serve per preservare la biodiversità e non per trasformare una riserva in giardino pubblico. I proprietari delle aree hanno acquistato abitazioni e terreno proprio per godersi la pace della natura. Altrimenti comperavano in centro. Quindi non solo pare essere stato violato il diritto al godimento della proprietà privata, ma le somme finanziate anziché ricostruire un’area compromessa dall’uomo, come la ricostituzione del canneto improvvidamente estirpato, vengono destinate ad opere definibili di urbanizzazione. Di tutto questo è stato chiesto conto a Regione Lombardia» conclude Fumagalli.
Milano, 26 Gennaio 2022
Matteo Defendi
Ufficio stampa MoVimento 5 Stelle Lombardia - www.lombardia5stelle.it