Patrick Zaki è stato condannato a tre anni di carcere dal Tribunale egiziano di Mansura. Attivista e studente dell’Università di Bologna, arrestato in Egitto nel 2020 con l’accusa di diffusione di notizie false per un articolo scritto nel 2019,
dovrà dunque scontare altri 14 mesi in carcere dopo i 22 già scontati in passato.
Tutto questo è inaccettabile. È un'ingiustizia che non possiamo ignorare, poiché coinvolge tutte e tutti noi. Siamo solidali con Patrick e la sua famiglia in questa difficile situazione. Non possiamo restare in silenzio di fronte a un sistema che in Egitto viola i diritti umani e reprime la libertà di espressione.
Un forte appello al governo italiano insieme alla comunità internazionale di prendere una posizione ferma iniziando con il conferirgli la cittadinanza italiana e di porre fine a queste ingiustizie che continuano a perpetrarsi. È urgente agire adesso per garantire a ogni individuo il diritto di esprimere le proprie opinioni senza subire persecuzioni o ingiuste condanne.
Troppo poco è stato fatto da parte dei nostri governi per la condanna dei colpevoli dell'assassinio di Giulio Regeni, per chiedere la scarcerazione dei tanti giovani egiziani in carcere da anni come dissidenti tra i quali vogliamo ricordare Alaa Abdel Fatah per tutti e tutte.
Uniamoci al presidio venerdì 21 luglio alle 12:00 davanti al Consolato dell'Egitto in via Timavo, 17 (M3 Sondrio) a Milano per far sentire la nostra solidarietà e voce in favore della scarcerazione immediata di Patrick e per i diritti umani!
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Patrick Zaki
Comune di Bologna
Gianluca Costantini
Europa Verde - Verdi
Europa Verde - Verdi Milano