Attenuata l’emergenza Covid, la tanto blasonata sanità lombarda si trova ad affrontare le solite mancanze dovute alla grande stagione di privatizzazioni; la più importante e grave è l’insufficienza numerica dei medici di base. Tanto osannati durante il Covid, ora gli stessi ipocriti adulatori appartenenti al centro-destra tornano a ripetere che la figura del medico di base deve essere rivista, sostituita. In molti paesi, alcuni medici sono andati in pensione e non si trovano i sostituti adeguati, abbiamo pochi medici con centinaia di pazienti i quali ormai per una visita sono costretti ad attendere diversi giorni.