WWF Lombardia e WWF Como criticano la realizzazione della pista ciclabile tra i due comuni a ridosso del Lario. Per salvare la riva sarebbe bastato collocare il manufatto a retro della zona a lago Milano - Como, 3 giugno 2015 – WWF Lombardia e WWF Como prendono posizione contro l’ultimo scempio delle spiagge lariane, perpetrato col silenzio di cittadini, istituzioni e Soprintendenza. Tra il Comune di Cremia e il Comune di Pianello, con il placet dell’Autorità
di Bacino, nell’ultima spiaggia con caratteri di naturalità rimasta sulle alte sponde lariane, è infatti in atto una vera e propria cementificazione che sta cancellando la fisionomia del paesaggio, murando gli scogli, incorporando tutta la riva in una grande massicciata che servirà per realizzare, a lago, una pista ciclabile.
Una spiaggia naturale, aperta a tutti i cittadini, tra le poche rimaste aperte all’uso pubblico, fruibili senza ostacoli, non privatizzata e ancora con caratteri autentici: la ghiaia, indispensabile per la deposizione delle uova delle sempre più rare specie ittiche autoctone del lago; gli scogli; il corridoio ecologico tra monte e lago, per la piccola e la grande fauna, tutto cancellato per lasciar passare, qualche giorno all’anno, qualche ciclista, di solito straniero, che passerà velocemente senza rendersi conto di quanto ha travolto.
Ora, si chiedono i due sodalizi, dov’è lo studio di alternative? Dov’è l’analisi dell’impatto ambientale? Dove si colloca l’attenzione per la natura e il paesaggio, ma soprattutto, dov’è il bilanciamento tra l’uso collettivo – adulti, bambini, cittadini, specie ittiche e animali - del bene comune ambientale e paesaggistico in via di estinzione – la spiaggia – e l’uso di pochi bipedi a ruote?
Si poteva benissimo collocare la passeggiata nel tratto retrostante la spiaggia, forse i costi sarebbero stati superiori, ma quanto avrebbe guadagnato il Lago? Ad avviso del WWF molto, ma molto di più.
Ci si può facilmente immaginare, nel mondo reale dei comuni italiani, fatto di tante opere inutili e zero manutenzione, che a breve questo piccolo tratto di paradiso diventerà un immondezzaio pieno di bottiglie, lattine e rifiuti lanciati in corsa. Fermiamoci e riflettiamo insieme, chiede il WWF: il tempo c’è ancora per scendere dalla
sella e fare un tratto a piedi, per riflettere.