“Dopo un lungo sonno il centrodestra canturino parte con la sua campagna elettorale difendendosi dalla principale accusa di non aver costituito il Comune come parte civile nel processo sull’ndrangheta a Cantù e sui ritardi negli altri ambiti della vita amministrativa”, parte lancia in resta Roberto Bianchi, segretario del Circolo Pd di Cantù, dopo le parole alla stampa della candidata e vicesindaco del centrodestra.
Bianchi risponde punto per punto agli attacchi della vicesindaco “che in questo modo tenta solo di sviare l’attenzione dalle pesanti responsabilità che gravano sulla sua amministrazione”. E inizia: “Ci accusa dicendo che le minoranze non hanno fatto nulla, ma le nostre mozioni e le nostre continue proteste sono lì a smentire categoricamente un’affermazione tanto ridicola. Dopo di che, in un tentativo estremo, prova a dire che i fatti si sono svolti quando non c’era la Lega al governo: insomma, oggi non esiste più l’illegalità a Cantù e con questa Giunta ogni reato è cancellato. Ma può essere credibile una giustificazione di questo tipo?”, si chiede Bianchi.
Ancora, “la Galbiati sostiene che era assessore all’Urbanistica eppure di certi fatti non ne parlavano. Ma forse non si rende conto, o finge di non rendersi conto, che se una Giunta non parla di situazioni così gravi e pregnanti per la vita di una comunità, è proprio questo il problema. Poi ci accusa di usare questi argomenti per campagna elettorale. Fa quasi sorridere: e di cosa si dovrebbe parlare? In un momento come quello che sta vivendo Cantù non si può certo discutere solo di asfaltature o marciapiedi, ma bisogna fare politica, a tutela di tutti i cittadini. A questo punto, inoltre, la candidata non vuole polemiche ma preferisce lavorare: bene, allora si presenti in Tribunale nelle prossime occasioni che ci saranno. E quando parla di chiedere i danni, vorremmo sommessamente farle presente che il processo di primo grado si è concluso, ma intanto, a livello di amministrazione comunale, nulla si è mosso. Infine, niente di meglio che usare la parola strumentalizzazione a proprio uso e consumo, quando parla dell’Osservatorio sull’illegalità. A questo punto vorrei chiederle se si rende conto che lei e la sua Giunta hanno avuto più di un anno di tempo per avviarlo, ma che è partito solo a pochi mesi dalle elezioni. Allora chi strumentalizza chi?”, si chiede il segretario Pd.
A chiosa, Bianchi fa presente che “ci sarebbe molto altro da dire, ma già questo basta e avanza per capire il profondo solco tra l’amministrazione leghista e la città”.
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