Un documento, flessibile e chiaro, che consenta una gestione del patrimonio esistente e che annoveri regole precise per la promozione di nuove attività sul territorio tutelandolo da speculazioni incontrollabili. Queste le motivazioni alla base della Variante al PGT del Comune di Cernobbio, pubblicato sul BURL il 29 maggio 2013, promosse dall’attuale Amministrazione Comunale. «E’ inutile nascondere come la nostra Amministrazione abbia una precisa idea di governo del territorio ovvero che deve ispirarsi ai concetti di sostenibilità ambientale, incentivazione al recupero dell’esistente ed abbattimento del consumo di suolo – sottolinea in proposito l’assessore all’Urbanistica ed all’Edilizia Privata, Daniele Lironi -. Il territorio del Comune di Cernobbio ha infatti subito ferite in passato che non possiamo dimenticare. Per questo vogliamo evitare che ne vengano aperte di nuove». Per ciò che concerne la gestione dell'esistente l’Amministrazione Comunale intende stralciare trasformazioni e previsioni insediative in ambiti sensibili e ridurre il consumo di suolo. I nuclei abitativi più antichi saranno
sottoposti ad indagine storica approfondita così da definire al meglio gli interventi di riqualificazione e recupero che saranno attuati riservando una doverosa attenzione alle tecnologie per il risparmio energetico ed alle soluzioni bioclimatiche per un maggior utilizzo di fonti di energia rinnovabili. Gli spazi pubblici e le aree verdi (o di socializzazione) saranno censite a livello cartografico mettendo in risalto qualità, fruibilità e loro utilizzo al fine di consentire ai cittadini di “viverli” in futuro al meglio grazie a percorsi ciclabili e pedonali ‘protetti’, anche per diversamente abili. Un’attenta simile analisi sarà riservata alla circolazione viaria ed alle aree di sosta: atti propedeutici alla redazione del “Piano della mobilità”.
«Le regole finalizzate alla promozione delle nuove attività sul territorio vogliono invece promuovere la vocazione turistica di Cernobbio consentendo il consolidamento di un’offerta anche alternativa all’attuale. Mi riferisco in proposito al cosiddetto “turismo rurale” – prosegue Lironi -. E’ sempre in ottica turistica va considerata la prevista valorizzazione dei negozi di vicinato e degli esercizi storici da attuarsi anche incentivando la riconversione di aree dismesse ma con la ferma esclusione di insediamenti di grande distribuzione commerciale. Le attività agricole esistenti verranno non solo salvaguardate ma promosse, soprattutto se ad “impatto zero” e con finalità didattiche. E’ nostra intenzione coinvolgere gli agricoltori, infine, per ciò che concerne la cura e la manutenzione di alvei e sentieri». La variante vuole, infine, tutelare Cernobbio da nuove speculazioni incontrollabili salvaguardando le aree di pregio ambientale in modo che il territorio non possa essere modificato; incentivare il mantenimento dei boschi anche attraverso una riqualificazione dei percorsi di fruizione già presenti; migliorare lo stato delle ripe spondali e degli alvei torrentizi. Maggiore iniziativa conservativa, di manutenzione, di promozione e di conoscenza sono invece gli obiettivi relativi al patrimonio storico-architettonico ed arboreo annesso a ville e dimore.
Per ciò che concerne la tempistica relativa alla variante sono stati fissati al prossimo autunno l’avvio del procedimento Variante PGT/VAS (delibera G.C.), l’illustrazione delle linee di indirizzo strategico da parte dell'Amministrazione Comunale e la presentazione delle istanze da parte dei portatori di interesse. Entro la fine dell’inverno 2014 si concluderà invece la fase redazionale in modo che nell’estate del prossimo anno il documento possa approdare in Consiglio Comunale.
(Cernobbio, 29 aprile 2014)