Uno specifico gruppo di lavoro studierà il modo pratico con cui il Comune di Cernobbio parteciperà al progetto “Carta d’identità – Donazione Organi”. Ormai da tanti anni il concetto di donazione degli organi e dei tessuti è percepito dal pensiero comune come un atto di solidarietà verso il prossimo, un segno di grande civiltà e di rispetto per la vita. Il trapianto di organi rappresenta, infatti, un’efficace terapia per alcune gravi malattie e l’unica soluzione terapeutica per alcune patologie non altrimenti curabili. Grazie al progresso della medicina e all’esperienza acquisita negli ultimi decenni nel settore, il trapianto rappresenta la soluzione terapeutica in grado di garantire al paziente ricevente il ritorno ad una qualità della vita normale e una buona aspettativa di vita. In particolare in Italia si è raggiunto un ottimo livello di professionalità nell’ambito dei trapianti di organi in termini di interventi realizzati, qualità dei risultati e sicurezza delle procedure. Ciononostante, la criticità principale resta la disponibilità degli organi utilizzabili per il trapianto. La rete organizzativa di questo servizio si affida al Sistema Informativo Trapianti (SIT) che ha il compito di raccogliere le dichiarazioni di volontà dei cittadini in quanto strumento accessibile ai coordinamenti locali per la
verifica in modalità sicura e in regime di H24 della dichiarazione di volontà di ogni potenziale donatore. Le procedure predisposte per l’inserimento delle dichiarazioni di volontà nel Sistema Informativo Trapianti (SIT) però hanno consentito la registrazione solo di un milione e trecentotrentamila circa di espressioni di volontà. La registrazione della volontà alla donazione di organi e tessuti nel Sistema Informativo Trapianti rappresenta uno strumento di garanzia e tutela della libera scelta di ogni cittadino maggiorenne ed, in particolare, l’art. 43, comma 1, del Decreto Legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla Legge 9 agosto 2013, n. 98 dispone che “la carta d’identità può altresì contenere l’indicazione del consenso ovvero del diniego della persona cui si riferisce a donare gli organi in caso di morte. I comuni trasmettono i dati relativi al consenso o al diniego alla donazione degli organi al Sistema Informativo Trapianti (di cui all’articolo 7, comma 2, della legge 1 aprile 1999, n. 91)”. Con l’approvazione di questa Deliberazione la Giunta Comunale ha demandato ai Settori Demografici di occuparsi concretamente dell’argomento e di individuare procedure operative di per questo progetto con la consapevolezza che in ogni caso non si prevede in nessun caso la trascrizione della dichiarazione di volontà resa dal cittadino sulla disponibilità alla donazione di organi sul documento d’identità (fatte salve eventuali indicazioni formulate in proposito dal Ministero degli Interni d’intesa con il Ministro della Salute).