DOTT. STEFANO BRUNI
ALL' ASSESSORE DELLA VIABILITA'
DOTT. STEFANO MOLINARI
INTERPELLANZA AI SENSI DELL' ART. 28 DEL REGOLAMENTO
OGGETTO= INQUINAMENTO DA TRAFFICO VEICOLARE IN CITTA'
I sottoscritti consiglieri,
PREMESSO
-che l' inquinamento da polveri sottili è causa di fenomeni infiammatori a carico dell' apparato
respiratorio, in quanto PM10 e PM2.5 si comportano da corpo estraneo e come tale scatenano le
reazioni dell' organismo, con sviluppo di bronchiti
-che lo stato infiammatorio creato è una porta d' ingresso per molecole allergizzanti e germi, così da
innescare meccanismi allergici e infezioni come broncopolmoniti
-che le polveri sottili veicolano il benzopirene,noto agente cancerogeno, che penetra nelle vie
respiratorie e complice lo stato infiammatorio genera trasformazione neoplastica delle cellule con
sviluppo di cancro al polmone
-che sostanze contenute nelle polveri sottili riescono a superare la barriera alveolo-polmonare ed
entrano in circolo provocando tumori anche a distanza e principalmente leucemie
-che la bronchite cronica è causa di insufficienza cardio-respiratoria con conseguenze anche a carico
del circolo, e possibilità di infarto e ictus
-che l' ossido di azoto prodotto prevalentemente dagli scarichi delle vetture riesce a penetrare nella
pelle con effetto infiammatorio e sviluppo di eczemi
-che il bambino piccolo e il vecchio a causa di una riduzione delle difese immunitarie risultano
soggetti particolarmente sensibili all' esposizione alle polveri sottili
-che i bambini ne respirano di più, in proporzione al loro peso, per una maggiore frequenza
respiratoria e perchè si trovano più in basso
RICORDATO
-che dati europei dell' OMS parlano di 700 bambini tra 0 e 4 anni morti per inquinamento da polveri
sottili ogni anno, anche in considerazione del danno già arrecato al feto in gravidanza. Nella stessa
pubblicazione si parla di un aumento del 7% di tossi secche per un' esposizione al PM10 superiore a
20 mcg.
-che dati italiani dell' OMS su uno studio condotto in 13 città italiane con + di 200.000 abitanti cioè
su 9.000.000 di persone (il 16% della popolazione italiana), in un periodo tra il 2002 e il 2004
rivelano come effetti a lungo termine di un valore di PM10 superiore a 20 mcg./m3 di PM10 siano
causa di un aumento della mortalità del 9% in una popolazione over 30, fatta eccezione per gli
incidenti stradali, pari a 8.220 morti all' anno per cancro polmonare, 2.562 per infarto, 329 per ictus.
-che effetti acuti come tossi secche e asma si verificano entro 48 ore dal rilievo di picchi elevati del
PM10
-che l' istituto nazionale ricerca sul cancro rivela come alte concentrazioni aumentino il rischio di
tumore del 20-40%
-che l' istituto superiore della sanità da un aumento del 270% di leucemie nei bambini che abitano in
zone trafficate, con il passaggio di più di 5.000 veicoli al giorno, rispetto a quelli che vivono in zone
con meno di 500 veicoli
-che all' ospedale pediatrico Macedonio Melloni di Milano, nel periodo 22/12/2007-10/01/2008,
sono stati segnalati 56% di accessi al pronto soccorso in più e 3 volte di più di ricoveri per patologie
respiratorie, nei primi 10 giorni rispetto agli altri 10 in concomitanza di un valore del 40% in più di
polveri sottili nel primo periodo rispetto al secondo(grazie alle festività e all' ecopass)
-che uno studio effettuato a Monaco su 3.000 bambini per un periodo di 6 anni ha segnalato un
aumento del 50% di asma ed eczemi nei bambini che abitano vicino a strade trafficate, di asma in
relazione alle polveri sottili, di eczema per effetto dell' ossido di azoto
SOTTOLINEATO
-come ci siano zone della città sottoposte a un traffico veicolare intenso, come la via Milano alta
dove il semaforo di breve durata causa colonne d' auto con uno stop and away, segnalato in
letteratura quale causa di sicuro aumento delle patologie respiratorie
-che nella predetta via transitano circa 800 tra bus e pulman e che questi sono mezzi vecchi. E' noto
come un motore eco-diesel emette particelle fini quanto 10 motori benzina, mentre un motore diesel
non ecologico quanto 40 eco-diesel. Questo significa che un solo diesel non catalizzato pesa quanto
400 motori a benzina catalizzati
-che un motore non catalizzato emette ossido di azoto, ma che anche quello dotato di marmitta
catalitica riesce a ridurne l' emissione solo dopo 30 km, e quindi è inefficace in città
-che c' è stata una petizione popolare di gente che vive in via Milano, al fine di richiedere all'
amministrazione comunale e in particolare al sindaco e all' assessore alla viabilità provvedimenti
rispetto a una situazione venutasi a creare da molti anni, legata al traffico insostenibile
CHIEDONO
-se l' assessore competente intenda promuovere in via Milano alta un' indagine finalizzata al rilievo
del flusso veicolare in transito rispetto a quello che si avvale delle attività commerciali presenti
-se intenda sfruttare gli incentivi regionali dati ai comuni per il controllo dei mezzi come bus e
pulman relativamente alle emissioni dei gas di scarico
-se abbia intenzione di identificare zone della città in cui il traffico sia particolarmente intenso, con
l' aggravante di semafori che obblighino le vetture a uno stop and away e lì fare dei controlli della
qualità dell' aria da rapportare con i valori trovati alla centralina fissa di via Cattaneo, utilizzando
rilevatori mobili. Questi dati sarebbero significativi anche al fine di evidenziare il peso dell'
inquinamento da vetture rispetto a quello dovuto al riscaldamento degli edifici
-se tale indagine per il controllo delle zone a più intenso traffico veicolare possa essere anche volta
a verificare l' efficacia del sistema di nebulizzazione installata sopra l' edificio comunale, con un
prima e un dopo
-se intenda prendere provvedimenti relativi alla limitazione del traffico veicolare, in quelle zone
dove i valori risultassero preoccupanti, dando importanza anche al passaggio di bus e pulman. Il
transito in via Milano di 800 mezzi al giorno è un valore davvero insostenibile
-se abbia intenzione di coinvolgere ASL e in particolare medici e pediatri di famiglia in uno studio
tipo progetto aziendale mirante alla rilevazione delle patologie respiratorie sia di tipo infiammatorio
che tumorale correlate all' inquinamento, con riferimento alle zone della città in cui la popolazione
in oggetto è residente, per poter evidenziare se esiste relazione tra le suddette patologie e la
collocazione abitativa lungo le vie con intenso traffico veicolare, facendo un confronto tra dati di
rilevazione del PM10 e le patologie riscontrate negli abitanti di quelle zone.
Ciò potrebbe essere fondamentale allo scopo di redigere un piano del traffico attento alla tutela
della salute
ROBERTA MARZORATI MARIO MOLTENI
LISTA PER COMO