"Da oggi le associazioni sono a Verona con un ricco programma che coinvolge tutte le famiglie. Saranno giorni intensi di iniziative di donne, uomini e figli. Non contro, ma per ricordare a chi vorrebbe imporre una sola idea di famiglia che la realtà è un'altra e non saranno certo le teorie antiabortiste, omofobe o misogine a cambiare la società".
Lo afferma Francesca Chiavacci, presidente nazionale dell'Arci, che insieme a un cartello molto ampio ha promosso le numerose iniziative in programma nella città scaligera a partire da oggi. "A Verona assistiamo - aggiunge - non a un Congresso qualsiasi, come qualche organizzatore vorrebbe far passare facendo credere di essere bersaglio di una censura preventiva, ma si tratta di un incontro di chi vorrebbe imporre principi discriminanti e violenti.
La mobilitazione è vastissima, saranno numerosi i bus e i treni che porteranno migliaia di partecipanti a Verona e al corteo di sabato". "In questi giorni abbiamo assistito - sottolinea - a un atteggiamento incoerente del Governo, con il premier che si dissocia ma di fatto il simbolo della Repubblica campeggia ancora nelle affissioni ufficiali del Congresso.
Lo Stato italiano dovrebbe essere laico e rappresentare tutti, non certo promuovere chi ritiene i gay da curare e l'aborto un omicidio.
Questa mobilitazione - conclude Chiavacci - è un'alleanza tra persone, associazioni e movimenti per affrontare le sfide future in difesa dei diritti di tutti".
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