E' il caso di dirlo "un cuore grande come una casa", è quello che abbiamo espresso dopo aver letto il seguente messaggio in una lista.
CORONAVIRUS: l'amica xxxxx mette a disposizione il suo alloggio xxxxx a titolo gratuito agli Operatori Sanitari o Medici che vogliono staccare 1 giorno e 1 notte e non possono andare a casa loro x problemi logistici .
Contattatela su Messenger.
Speriamo si moltiplichino da subito i comaschi solidali. Restiamo Umani!
S.I.Cobas Coordinamento Nazionale - Qualsiasi siano le cause, se mai verranno accertate, dei morti nel carcere di Modena, è chiaro che siamo di fronte ad omicidi di stato.
Vorremmo che pensaste un poco: in tutta Italia stiamo assistendo a rivolte nei carceri che ci vengono presentate come un “impazzimento”. Secondo voi a chi si devono addebitare le cause dell’impazzimento
in luoghi in cui tutti i giorni i detenuti stanno ammonticchiati gli uni sugli altri nel mentre ascoltano, come le persone libere, tutte le litanie televisive sul coronavirus Covid19? E tutto questo bombardamento
informativo senza possibilità fisica di stare ad un metro di distanza gli uni dagli altri e senza nessuna prospettiva di cambiamento della loro condizione? O in cui l’unico cambiamento è il divieto delle visite
dei parenti proprio per prevenire il Covid19?
Care/i, qui sotto trovate il link attraverso il quale potete firmare la petizione al Governo lanciata dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua per bloccare i distacchi dell'Acqua che, soprattutto nelle grandi città, avvengono quotidianamente. Non si potrebbero fare ma le società di gestione, soprattutto quelle private o miste eq uotate in Borsa (Acea, Iren ecc.) lo fanno tranquillamente. Soprattutto in questi momenti di crisi sanitaria pensiamo che questo sia un atto a dir poco sconsiderato (criminale?!?!) VI INVITO QUINDI A FIRMARLA E A DIFFONDERLA!!!!!! Altra cosa importante: ognuno di noi faccia mente locale su contatti con medici, virologi, biologi, etc... sia in forma singola (se ci fosse qualche nome grosso non sarebbe male..) che associata, per chiedere di unirsi alla richiesta
visitabile al seguente link
Prc Lombardia - Il requisito dei cinque anni di residenza per avere diritto a una casa popolare è irragionevole ingiusto e discriminatorio. Lo ha stabilito la corte costituzionale bocciando come incostituzionale la legge della regione Lombardia n.16 del 2016 con la quale la giunta leghista di Roberto Maroni negava l’accesso all’edilizia residenziale pubblica a chi non fosse risultato residente nel territorio della Regione da almeno 5 anni. La Corte, con la sentenza n. 44, evidenzia la totale irragionevolezza e incongruenza di quel requisito con la funzione dell’edilizia residenziale pubblica che è quella di garantire il diritto a un tetto a chi si trova in condizioni di bisogno, sia italiano o straniero.
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