Con un decreto del 10 settembre scorso il Governo regala l’acqua ai privati: sottrae ai cittadini l’acqua potabile, il bene più prezioso, per consegnarlo, a partire dal 2011, agli interessi delle grandi multinazionali e farne un nuovo business per i privati.
Entro il prossimo 24 novembre, il decreto che privatizza l’acqua potrebbe diventare legge.
Si tratta della definitiva mercificazione di un bene essenziale alla vitaSi tratta della definitiva consegna al mercato di un diritto umano universaleSi tratta di un provvedimento inaccettabile!Protesta contro questa decisione del Governo tramite interlocuzioni con i parlamentari ed invio di e-mail al Ministro dell’Ambiente, ai vari Ministri e parlamentari.
Chiedi al tuo Consiglio Comunale di prendere posizione contro questo decreto che dichiara l’acqua potabile una merce ed avvia una campagna - anche attraverso una raccolta di firme - per impegnare il consiglio comunale ad inserire nello Statuto Comunale il riconoscimento che l’acqua è “un bene comune e un diritto umano universale” e che il servizio idrico è “un servizio privo di rilevanza economica” da gestire in forma pubblica e con la partecipazione delle comunità locali. ---> Scarica la petizione popolare contro l’Artt. 15 e 23 bis e organizza banchetti di raccolta firme
Sostieni le azioni proposte dal Forum italiano dei Movimenti per l’acqua per chiedere al Parlamento ed al Governo il ritiro delle nuove norme.
Scarica e affiggi nel tuo comune il manifesto contro la privatizzazione dell’acqua
LE PARATIE e la TRASPARENZA
quello che la Giunta Bruni non ha mai spiegato conosciamo il progetto
VENERDÌ 16 OTTOBRE 2009 ALLE ORE 21.00 Auditorium Don Guanella via Tommaso Grossi, 18 – Como LE PARATIE e la TRASPARENZA quello che la Giunta Bruni non ha mai spiegato conosciamo il progetto - Info Partito Democratico Como – Via regina Teodolinda 17 22100 Como
09.09.2009
PACO rilancia la sua azione con un referendum per conoscere la volontà dei cittadini sul progetto delle paratie a lago.
Nel consiglio comunale di ieri Bruno Magatti per conto di PACO ha depositato una bozza di delibera per l’indizione di un referendum cittadino, al fine di conoscere l’opinione dei cittadini in merito alla vicenda delle paratie a lago.
La bozza di delibera è stata distribuita a tutti i gruppi consigliari affinchè possa costituire un punto di partenza condivisa del Consiglio comunale, com’è anche avvenuto per la delibera di indirizzo sui rifiuti, presentata da PACO e poi votata all’unanimità.
La nostra proposta di delibera è ovviamente aperta al contributo e alle integrazioni di tutti i consiglieri che vorranno migliorare il testo del quesito.
I tempi dell’operazione potrebbero essere rapidi e portare i cittadini a votare in un arco di tempo non superiore a due mesi dalla data di approvazione della presente delibera, visto il precedente dei referendum indetti velocemente in primavera per abbinarli alle elezioni europee.
Questa la bozza del testo del quesito:
«Poiché, la realizzazione delle “opere di difesa dalle esondazioni del lago” (paratie) determinerebbe una sostanziale permanente modifica del rapporto della città col suo lago nonché l’impossibilità di mantenere l’attuale visione del lago da piazza Cavour e dal lungolago,
ritieni che l’amministrazione comunale debba abbandonare definitivamente il progetto di difesa del comparto piazza Cavour - lungolago mediante strutture fisiche fisse o mobili, assumendo tutte le delibere conseguenti?»
PACO – Progetto per Amministrare Como
I portavoce: Ermanno Pizzotti, Luigino Nessi, Paolo Sinigaglia
Il consigliere comunale: Bruno Magatti
Spiace, per una città come Como, vedere 1000 persone appartenenti alla Comunità Mussulmana , che da anni vivono nel territorio comasco relegate oggi per fortuna sotto uno splendido sole, ma nei giorni precedenti al freddo e sotto la pioggia, costretti a celebrare la loro festa più importante, la fine del Ramadan, in un pezzo di terra, in Via Valmulini, a fianco la ferrovia, dietro l’autosilo, quasi nascosti agli occhi della città.
Sappiamo che il tempo del Ramadan è sacro e molto impegnativo per la Comunità mussulmana, in quanto comporta digiuno e preghiera.
Queste persone che da anni vivono, lavorano,vanno nelle nostre scuole, giocano con i nostri ragazzi, insomma condividono la quotidianità della vita con noi,
avrebbero meritato per questo loro grande “tempo”, di uno spazio più consono al dialogo con il loro Dio.
Noi di PACO- Progetto per Amministrare Como, abbiamo provato un profondo imbarazzo, nel vedere queste persone, relegate ancora una volta, in un luogo assolutamente inadatto, fuori da ogni logica di confronto ed integrazione, ma con l’obbiettivo di nasconderli agli occhi della città.
Da anni c’è a Como una campagna mediatica che, propone diffidenza e paura nei confronti dei migranti, specialmente per quelli di religione islamica.
La realtà di oggi è il continuo “movimento” di persone, che ci costringono ad un confronto permanente con diverse culture,religioni e tradizioni, che PACO non ha
paura di affrontare respingendo qualsiasi elemento di chiusura, di incomprensione e di razzismo.
Atteggiamenti che giudichiamo del tutto fuori della realtà attuale.
Avremmo auspicato che chi Amministra questa città, sollecitata magari dalle altre autorità religiose, avesse assunto un atteggiamento e dei provvedimenti
molto più favorevoli al dialogo e all’integrazione, autorizzando la Comunità mussulmana, all’uso di un luogo pubblico ben più adatto alla preghiera e alla festa
finale del Ramadan.
Ricordando che la Costituzione Italiana, garantisce ancora, per fortuna, la libera espressione religiosa.
Luoghi e strutture non mancano nella nostra città; manca purtroppo l’attenzione, il rispetto per i sentimenti religiosi di persone di altre fedi ,comunque da anni appartenenti alla nostra città ed anche cittadini italiani.
Auspicando che questa sia l’ultima brutta figura della nostra città, chiediamo che la amministrazione comunale si impegni in modo più consono, in occasione delle loro prossime ormai imminenti festività.La prima è prevista per fine novembre, la festa del Sacrificio.
Per quelli di PACO – Progetto per Amministrare Como
Luigino Nessi, portavoce incaricato dei rapporti sociali
Paco – PROGETTO PER AMMINISTRARE COMO
www.paco.co.it – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
c/o Setalmoda, Via dei mulini 3, 22100 Como
Tel. 031.260605 – Fax: 031.240507
02.10.2009
Permetteteci di esprimere la nostra rabbia e la nostra indignazione. Lo diciamo, lo gridiamo, come gente impegnata in politica, (ad esempio come promotori del referendum della scorsa estate sul dormitorio), lo diciamo e lo gridiamo come cittadini di questa città: questa amministrazione oltre al muro fisico sul lago crea il “muro” della disattenzione agli altri, dell’emarginazione.
Lo sgombero dello stabile di ieri in Via Tommaso Grossi, non è stata una bella cosa, anzi è stata una cosa scandalosa, il solito sistema tipo “retata”, che non risolve nessunproblema e anzi ne crea altri.
Si, perché quelle persone, e sottolineiamo persone, che dormivano e vivevano in quella fatiscente struttura, sono persone in difficoltà, persone che forse non trovano casa, lavoro, persone sole.
L’agire dell’attuale amministrazione di questa città, in quel modo significa ancora una volta, l’agire senza alcun progetto, senza rispetto, senza alcuna capacità di riconoscere le diversità e le difficoltà.
La ricca Como, ancora una volta nasconde i suoi poveri, li emargina. La ricca Como ancora una volta, tratta il diverso come un nemico, di qualsiasi parte sia (italiano, straniero, integrato, non integrato...).
La ricca Como non affronta i problemi: in una situazione difficile ed impegnativa sul piano economico e sociale, al posto di una politica di integrazione, che tenta di governare o limitare i Problemi legati alle diversità e alle difficoltà, usa la forza, non l’intelligenza, non la politica dei diritti, dell’attenzione verso i più deboli, dell’integrazione.
Ancora una volta emerge il problema di un dormitorio, o di piccole strutture, che devono essere aperti tutto l’anno. Serve una struttura, secondo noi minima, per poter “lavorare” poi sull’integrazione, sull’inserimento e sul reinserimento di tante persone che ora si sentono emarginate.
Ancora una volta si dimentica che il bene della nostra città, sta nella possibilità che tutti abbiano una vita dignitosa, serena, nel rispetto, nella concordia di ciascun abitante.
Ancora una volta è stata fatta una scelta che non condividiamo e che rifiutiamo.
La città si amministra in altro modo: una città si dimostra per l’uomo, a misura d’uomo,
quando riconosce e lavora per i diritti dei più deboli.
Siamo convinti che molti comaschi condividono oggi la nostra rabbia e la nostra vergogna.
E che oltre al muro del lungolago, vogliono abbattere il muro dell’indifferenza che questa Amministrazione con questi metodi e con queste soluzioni, crea.
Luigi Nessi, portavoce di PACO - Progetto per Amministrare Como
Incaricato delle problematiche sociali
Seguici, sostienici e collabora.
|
Contattaci |
Sostieni oggi le nostre attività, inviando il tuo contributo a: ASSOCIAZIONE NOERUS IBAN IT28Z0306910928100000000139 (ISP) |