Come è noto OR.S.A. Ferrovie Lombardia non ha sottoscritto l’accordo del 23 luglio 2019 in quanto ai lavoratori, tra le altre cose, non è stato riconosciuto il Premio risultato per i 6 anni precedenti dal 2013 al 2018 nonostante avessero garantito, in tale arco temporale, un significativo recupero di produttività.
Nei giorni scorsi l’Amministratore Delegato di Trenord ha inviato una lettera a tutti i dipendenti in cui non si spiega il motivo dell’adesione dello sciopero in quanto con l’accordo del 23 luglio 2019 l’azienda ha destinato ai lavoratori un significativo importo pari a 13 milioni di euro.
"Solidarietà ad Arturo Scotto e a sua moglie Elsa vittime di un'aggressione fascista a Venezia. Il fascismo in questi anni è stato sdoganato e c'è chi si sente autorizzato a inneggiare a Mussolini e insultare Anna Frank in pubblico. Il 2020 è cominciato proprio male. L'antifascismo è un dovere del presente. L'ideologia fascista, con il suo contenuto di razzismo e violenza, è incompatibile con la democrazia e la convivenza civile".
La giustizia non è tale quando diventa strumento di repressione. L'arresto di Nicoletta Dosio è un atto fuori misura, il gesto scomposto di un potere che non sa accettare il dissenso.
A Nicoletta e a tutti gli attivisti che ovunque subiscono misure sproporzionate ricordiamo con un abbraccio le parole di Gandhi: prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono, poi vinci.
Le realtà pacifiste dei territori di Cantù, Como, Mariano Comense ed Erba promuovono per il 2020, sulla scia dell'esperienza positiva dello scorso anno, un fitto calendario di eventi a gennaio, Mese della Pace. Numerose e variegate realtà (associazioni, gruppi, parrocchie, sindacati...) da anni impegnate a promuovere la Giornata mondiale della Pace si sono riunite per arricchire la proposta di formazione e sensibilizzazione su un tema così centrale nella vita di ogni giorno.
Apprendiamo con favore che nella Legge di Stabilità 2020 sia stata approvata una norma che punta a evitare l’ingresso dei privati nella costituenda società di capitali derivante dalla trasformazione dell’EIPLI, l’ente che gestisce alcune grandi opere idrauliche tra Puglia, Campania e Basilicata. L’obiettivo di tale norma sarebbe quello di scongiurare il nefasto epilogo auspicato da chi persevera nel voler privatizzare l’acqua avendo individuato nel sud Italia la nuova frontiera da sottomettere all’egida del mercato e alla logica del profitto.
Alla faccia dello Stato di diritto i decreti, ormai legge, dell'ex ministro Salvini sono stati applicati con valore retroattivo soprattutto negando ogni rinnovo della protezione umanitaria e cacciando dai centri di accoglienza coloro a cui tale protezione era scaduta. Con una circolare del 20 dicembre la nuova ministra Lamorgese, continuava a ritenere valida tale interpretazione priva di fondamento giuridico, come del resto risultano essere in gran parte i decreti approvati.
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