Tra Palco e Realtà. Percorsi di educazione alla bellezza, alla cultura, alla cittadinanza attiva. Questo è il titolo del progetto che vede in prima linea la cooperativa sociale Il Manto SCS, Il Teatro Sociale di Como/ AsLiCo, Cometa Formazione e Contrada degli Artigiani al fine di contrastare la povertà educativa in cui vertono molti bambini e ragazzi del territorio comasco.
L’obiettivo prefissato è rendere reversibile la povertà educativa attraverso l’arte, la musica e il teatro, permettendo ai ragazzi di conoscersi, rafforzarsi emotivamente e aumentare l’attitudine ad essere resilienti. Le attività del progetto avranno l’obiettivo di aiutare i bambini e ragazzi a superare i livelli di competenza minima, favorendo in loro un apprendimento permanente e un ruolo consapevole e attivo nella comunità, che porterà poi alla loro realizzazione personale e professionale.Nel prossimo biennio (2019/2021), 200 minori tra i 6 e i 17 anni che vivono in condizione di marginalità socio-economica sul territorio di Como saranno coinvolti in percorsi laboratoriali educativo-formativi in ambito artistico-espressivo e di educazione alla cittadinanza (laboratorio teatrale, coreutico, restauro del palco all’intero del Teatro Sociale e laboratori alla cittadinanza attiva).
Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero.
Tutto il giorno, dalle ore 10.00 alle ore 18.00, in Sala Pasta sarà proiettato Le Voyage dans la lune, film muto del 1902 realizzato da Georges Méliès. Liberamente basato sui romanzi dei due padri del genere fantascientifico, Dalla Terra alla Luna di Jules Verne e I primi uomini sulla Luna di H. G. Wells, è considerato il primo film di fantascienza, benché preceduto da alcune opere dello stesso regista. Una delle scene iniziali del film, la navicella spaziale che si schianta sull'occhio della Luna (che presenta un volto umano), è entrata nell'immaginario collettivo ed è una delle sequenze che hanno fatto la storia del cinema.
Alle ore 11.00 il giornalista e critico Angelo Foletto parlerà di Guglielmo Tell, insieme al regista Arnaud Bernard e al direttore d’orchestra Carlo Goldstein, che racconteranno la visione e la lettura di una delle opere più affascinanti, del cigno di Pesaro. Tutto il mondo intellettuale dell’epoca ne rimase estasiato, le critiche uscite nei giorni a seguire riportavano “è vano cercare di misurare la grandezza del genio: il suo dominio non ha confini”, così François-Joseph Fétis si espresse sulla Revue musicale; “Il primo e il terzo atto li ha scritti Rossini, il secondo atto Dio” affermò Gaetano Donizetti.
“Formigoni restituisca quanto ha tolto ai cittadini e alla sanità lombarda. Le condanne riempiono sempre di tristezza soprattutto quando si tratta di reati che hanno sottratto alla collettività milioni di euro che dovevano essere utilizzati per offrire servizi sanitari efficienti ai cittadini.
Il danno fatto alla Lombardia da Formigoni è inestimabile, finalmente la giustizia sta dando le risposte che aspettiamo da anni. Chi difende ancora l'operato di Formigoni offende i cittadini. È assolutamente necessario non abbassare la guardia e garantire sempre maggiori controlli al fine di evitare che determinate situazioni, che vanno a discapito della collettività, si ripetano”, così Raffaele Erba, consigliere regionale del M5S Lombardia, commenta la sentenza della Corte dei Conti che ha condannato Formigoni e altri al risarcimento a favore della Regione Lombardia di un danno erariale di quasi 47,5 milioni per il caso Maugeri.
L’Assessore regionale alla Sanità Giulio Gallera ha risposto a un’interrogazione del consigliere regionale Raffaele Erba del M5S Lombardia che chiede di implementare le politiche di sicurezza sul lavoro in Lombardia per prevenire le morti bianche.
Gallera ha spiegato che “sul tema non ci possono essere bacchette magiche, c’è un problema della qualità della formazione. Non ci sono norme sulla qualità dei formatori; su questo è necessario intervenire in ambito nazionale. Invece di fare una formazione frontale di quattro ore va fatta sul posto. Stiamo preparando un pacchetto di proposte con azioni normative che possano garantire maggior sicurezza e una formazione solida ai lavoratori”.
Erba commenta: “In Lombardia si fa troppo poco e per il M5S è necessaria l’implementazione di sistemi premianti per le aziende virtuose senza aggravare ulteriormente la burocrazia per le imprese. Sui controlli si può fare molto anche con Comitati paritetici, l’assenza di personale non deve essere un pretesto e una giustificazione alla grande scarsità di controlli. I Comitati possono segnalare alle ATS i casi di violazione delle norme attraverso i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali e interni alle aziende.
La formazione c’è e non va appesantita ma deve essere data continuità per rafforzare la cultura della sicurezza coinvolgendo i datori di lavoro”.
L'apertura di una nuova fase politica per il nostro Paese è urgente e in questi mesi difficili abbiamo lavorato per fermare - denunciandola e opponendoci concretamente - una pericolosa deriva populista, reazionaria e sovranista.
La nascita del Governo Conte 2 rappresenta un fatto importante che va nella direzione di questa apertura. Ad esso spetta il compito di non deludere le aspettative suscitate.
La gestione della crisi che ha tenuto al centro il Parlamento, l’ingresso nella maggioranza di due partiti di sinistra, il cambio al vertice del Viminale, il nuovo approccio europeista - leale verso l'Unione Europea ma critico verso l'austerity - sono segnali incoraggianti. Ma rischiano di restare insufficienti per considerare chiusa la stagione dell'odio, del nutrimento delle paure e del conflitto tra ultimi e penultimi, del lessico discriminatorio, sessista e razzista di cui si è resa protagonista la maggioranza gialloverde.
Continuare a usare la retorica dei porti chiusi, tenendo in ostaggio naufraghi e navi che salvano vite umane è un segno che conferma questa insufficienza.
Lo stesso Presidente del Consiglio, che aveva guidato il precedente esecutivo, è chiamato a mostrare con fatti e azioni di governo la volontà di un cambio di direzione.
“Sta per iniziare la Settimana europea della mobilità, durante la quale in tutta Europa enti locali e associazioni promuovono attività sulla mobilità sostenibile, fanno sensibilizzazione, organizzano eventi, fanno promozioni, e il Comune di Como, a quanto ci risulta finora, non ha organizzato assolutamente niente, a differenza di quanto faceva in passato la Giunta Lucini, nonostante chiaramente la nostra città abbia un problema sotto questo aspetto”, Patrizia Lissi e Tommaso Legnani, consigliera comunale e segretario cittadino del Pd, sono stupiti della mancanza di un qualsivoglia programma in merito. Ma non si perdono per questo d’animo e suggeriscono qualche idea al sindaco in carica.
“Sono piccole cose, ma che sarebbe utile mettere in pratica nel breve e medio periodo – dicono gli esponenti dem –. Ad esempio, la mobilità ciclabile: siamo in forte ritardo nella realizzazione del noto progetto, al momento non ancora partito. Quando inizierà? È prevista una data di fine lavori? Servono risposte. Inoltre, andrebbero gestiti meglio i pochi tratti al momento esistenti, che invece vengono spesso occupati da chi non ne ha diritto: servono segnaletica orizzontale e verticale, paletti di delimitazione, indicazioni viabilistiche e turistiche. Potremmo integrare l’offerta del bike sharing con biciclette a pedalata assistita, aumentare gli stalli nei posti più utilizzati, come in stazione, attivarsi con le aziende per favorire il trasporto di biciclette sui treni e sui battelli”.
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