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ll sindaco di Cantù sceglie sciaguratamente per l’ennesima volta di accogliere nella sua città movimenti neofascisti che sfrutteranno l’occasione per diffondere messaggi omofobi, razzisti, xenofobi e autoritari apertamente contrastanti con i principi costituzionali e in un momento storico dove il tema dei migranti che fuggono da guerre e fame è drammaticamente all'ordine del giorno.
Bizzozero coscientemente concretizza un’operazione di pieno stravolgimento dei concetti di democrazia e libertà di espressione deformandoli e svuotandoli dal loro significato e segno distintivo: l'antifascismo.  Questo valore, conquistato grazie alla lotta di Resistenza dopo anni di sofferenze e violenze, sta alla base della Carta Costituzionale e della nostra società.

Denunciamo con forza l’assordante silenzio delle Istituzioni preposte che continuano a concedere spazi pubblici e agibilità politica a formazioni di estrema destra. Il dovere di tutelare la democrazia repubblicana, ponendo il valore costituzionale dell'antifascismo come limite preciso, deve essere un punto saldo per gli organi dello Stato: non si può solo monitorare il fenomeno, ma lo si deve contrastare applicando le leggi che altrimenti rimangono solo sulla carta (vedi le leggi "Scelba" e "Mancino").
Se tutti i Sindaci facessero capire con chiarezza che nel territorio che amministrano, i fascisti e i nazisti, comunque si chiamino, non sono graditi, qualcosa comincerebbe a cambiare.
Siamo inoltre convinti che si debba assolutamente superare quel muro di indifferenza e disimpegno che caratterizza tanta parte degli italiani.

L'Anpi sezione di Como chiama le antifasciste e gli antifascisti, le cittadine e i cittadini, tutte le forze politiche e sociali che si richiamano ai valori e ai principi della Costituzione Repubblicana a partecipare ai due appuntamenti pubblici previsti per sabato 12 settembre:
il convegno “Europa+Resistenza: memoria e progetto in 70 anni dalla Liberazione” (presso la Sala stemmi del Comune di Como, dalle ore 9.30 alle 17.30) e all’assemblea con il giornalista e storico dei movimenti neofascisti Saverio Ferrari organizzata dal Comitato No al festival neonazista a Cantù (presso il Salone dei convegni di Cantù in piazza Marconi, dalle ore 21.00).

Anpi sezione di Como "Perugino Perugini"
www.anpisezionecomo.net

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Le forze politiche, sindacali e sociali firmatarie del presente appello intendono segnalare, soprattutto in quest’anno importante di celebrazione del settantesimo anniversario della liberazione dalla dominazione nazifascista, il pericolo culturale e civile rappresentato dalla insistita volontà dell’amministrazione comunale di Cantù nel concedere la propria struttura pubblica del Campo solare al partito neonazista di Forza Nuova, permettendo così lo svolgimento di un festival nazionale dedicato ai trascorsi dell’esperienza nazista e fascista europea. Festival che prevede e, anzi ha già veduto, la partecipazione di pregiudicati, condannati più volte.
Tale determinazione si manifesta proprio in un contesto politico in cui spinte razziste e neo segregazioniste stanno tornando a manifestarsi nel nostro paese e nel continente europeo in generale, con tutto il portato di violenza che le contraddistingue. Basti pensare al partito di Alba Dorata in Grecia, Pravyi Sektor in Ucraina oppure, per limitarsi alle singole personalità politiche, Viktor Orbàn, primo ministro in Ungheria, o Marine Le Pen del Front National.

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Bergamo - 27 Giugno 2015
Per il terzo anno consecutivo il Sindaco di Cantù, Claudio Bizzozero concederà spazi pubblici per lo svolgimento del raduno dei nazisti di Forza Nuova.
Per il terzo anno consecutivo, in nome di una distorta concezione della Democrazia, il Sindaco Bizzozero concederà spazi ad una forza i cui principi sono in aperto contrasto con la Costituzione italiana e anche in questa occasione farà una propaganda razzista, sessista, omofoba ed antidemocratica.
Offrendo visibilità a queste posizioni politiche il Sindaco Bizzozero viene meno ai suoi doveri istituzionali primo fra tutti quello di garante della Costituzione.
Mi associo quindi alla ferma condanna già espressa dalle forze antifasciste di Cantù e della provincia di Como e chiedo al Sindaco di revocare la concessione ottemperando quindi con coerenza al dettato costituzionale di cui è custode
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On.Eleonora Forenza
Euro-Parlamentare di Altra Europa con Tsipras/Gue-Ngl

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E così, dopo quasi settant'anni, l'Amministrazione Comunale di Cantù vuole chiudere l'area del Bersagliere, dove ogni anno si svolgono numerose feste, tra cui quella dell'Unità, che, fra l'altro, richiama moltissime persone non solo della città, ma anche dai comuni limitrofi e dalla provincia.
Si vuole chiudere una festa non solo di partito, ma una festa, che nell'arco di tanti decenni ha svolto anche una funzione di aggregazione, di comunicazione, una funzione al servizio della vita culturale canturina e non solo.
Si vuole chiudere per decisione di un Sindaco, che non ha esitato a concedere spazi a formazioni neofasciste e xenofobe e che ora vuole chiudere uno spazio destinato al contrario alla solidarietà, all'amicizia e ai valori che rappresentano il meglio della comunità cittadina e del territorio.
Con la chiusura di questi spazi, caro Sindaco, non si colpisce solo il PD locale, ma anche Cantù e i canturini perbene, che donano il proprio tempo libero agli altri, si rovina la memoria storica di Cantù e si viola soprattutto la democrazia.
Noi del P.R.C.-Sinistra Europea ci auguriamo che il Sindaco cambi idea, perchè, dopo il sì ai fascisti, dire no ai democratici ci sembra di cattivo gusto.
Il Segretario del Circolo P.R.C. Bassa Brianza “A.Natta”
Ruggero Arnaboldi

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