“E’ ora di finirla con false illusioni ai laghèe, la variante della Tremezzina non si farà”, così Stefano Buffagni, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Lombardia commenta le polemiche tra Maroni e il Governo sullo stanziamento di 210 milioni di euro per l’opera a fronte dei 330 necessari.
“In tempi non sospetti avevamo detto che non esistevano risorse per il progetto faraonico. Ora la Tremezzina tornerà a essere un argomento di propaganda elettorale con un infinito rimbalzo di accuse tra Maroni e il Governo del Pd e di Ncd su chi deve trovare i fondi. E’ tutto fumo negli occhi e intanto il tempo passa e i disagi per i cittadini che percorrono la statale continuano. Possibile che non si possa agire, con il 10 per cento delle risorse ipotizzate per l’opera, investendo su quello che si può fare nell’immediato come allargare la strada che già c’è nei punti critici, garantire risorse per una navigazione puntuale efficiente, offrire un trasporto merci sensato e implementare il trasporto pubblico. Vogliamo incominciare da qui? Certo sarebbe una politica utile ai cittadini e non agli speculatori, quella politica che a Maroni e il Pd proprio non riescono a mettere in pratica”, conclude Buffagni.
Luca Ceruti, Consigliere Comunale di Como, aggiunge: “"Il comune di Como e la sua provincia sono sottoposti a trattamento cantieristico. Ci sono opere che non possono essere terminate come le Paratie, exTicosa o che forse verranno terminate a metà come Pedemontana. Eppure non si vede l'ora di piazzare gli artigli su altri spazi e su altri finanziamenti. La Tremezzina è già in ritardo e non ha risorse a sufficienza. Siamo coscienti che non è più tempo di sbagliare scelte e opere?”.
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Stefano Bolognini