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A pochi giorni dalla chiusura del bando del Premio Internazionale di Letteratura Città di Como gli organizzatori tirano le somme e i numeri in continua crescita sono davvero sorprendenti: sono circa 2.500 i partecipanti da tutto il mondo a questa edizione nelle varie categorie. Giorgio Albonico, fondatore e organizzatore del Premio ha commentato con soddisfazione i risultati: “Siamo felici perché una vasta partecipazione ci consente di continuare in totale autonomia e per questo ringraziamo gli scrittori, i poeti e tutti i concorrenti che lo permettono.”
Ora toccherà alla Giuria operare una prima scrematura per arrivare a nominare un’ampia rosa di finalisti che sarà comunicata ad inizio settembre, mentre per la fine dello stesso mese si arriverà a determinare i finalisti. Giuria composta da personalità autorevoli del mondo del giornalismo, della letteratura e dell’arte, a partire dal presidente Andrea Vitali, con Edoardo Boncinelli, Francesco Cevasco, Milo De Angelis, Giovanni Gastel, Dacia Maraini, Armando Massarenti, Pierluigi Panza, Flavio Santi, Laura Scarpelli, Mario Schiani. Affiancati da un Comitato di Lettura composto da giornalisti, studenti, gruppi di lettura, blogger, bibliotecari e dalle Librerie comasche.
Narrativa, poesia, saggistica, racconti e opere multimediali, le sezioni in gara. Oltre alle numerose opere edite, sono quasi 400 gli autori che concorrono nella categoria opere inedite e sarà l’editore Francesco Brioschi a pubblicare il manoscritto vincitore. “La partecipazione di case editrici importanti dà autorevolezza al Premio, ma noi vogliamo dare spazio e impulso anche alle nuove voci e permettere ad autori capaci e di qualità di farsi conoscere” - commenta Albonico che aggiunge - “Il Premio intende inoltre contribuire ad arricchire l’offerta culturale della città organizzando, durante tutto l’anno, attività ed incontri.” Lo confermano gli eventi organizzati in questi primi mesi che hanno visto tra gli ospiti Michelangelo Pistoletto, artista, pittore e scultore, Luciano Fontana, Direttore del Corriere della Sera e lo scrittore americano Glenn Cooper, accolto sabato scorso alla libreria ubik in una Piazza San Fedele gremita di lettori.

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 Il consiglio comunale di Como ha affrontato, nella seduta dell’altra sera, anche l’interrogazione presentata da Patrizia Lissi, consigliera comunale del Pd, sul futuro di via Varesina e via Giussani, nel quartiere di Rebbio. “Ho avuto poche risposte alla mia interrogazione sulla prevista ristrutturazione di via Varesina e via Giussani – fa sapere la consigliera –. Non si capisce quando inizieranno i lavori, mentre è chiaro che i posteggi rimangono gli stessi decisi dalla precedente amministrazione. Anzi, l’assessore alla Riqualificazione urbana Butti ha dovuto ammettere di fronte a tutti che non è cambiato nulla, rispetto al progetto Lucini: lo spartitraffico non c’era nel nostro progetto e i posteggi saranno 28 più 4”.
Lissi tiene a sottolineare questi aspetti perché “ho letto sui social commenti di esponenti delle associazioni di categoria che dicono che questa amministrazione ha salvato i commercianti, mentre per stessa ammissione dell’assessore, sarà sostanzialmente il nostro progetto a essere messo in atto”.
Per quanto riguarda, invece, la rotonda di via Lissi, “Butti ha detto che alcuni cittadini e l’Acus hanno manifestato dubbi sulla pericolosità dell’opera, ma non ha chiarito se si farà. Preoccupante e totale il silenzio sul progetto di via Giussani del valore di 1 milione di euro, dopo gli accordi presi con l’Esselunga. Ho fatto presente che prima di concretizzarlo, bisognerebbe sistemare la fognatura lungo la via, ma mi è stato risposto con il silenzio. Il rischio è che salti la riqualificazione di questa via”.
E per quanto riguarda via Lissi, “ho suggerito di fare un incontro pubblico per chiarire e per spiegare quello che si era deciso anche sulla viabilità di questa strada, ovvero che le macchine potranno entrare dalla via Varesina e arrivare fino all’oratorio, ma non potranno passare dalla strettoia, mentre tutte le auto potranno percorrerla in senso inverso fino alla via Varesina. L’intento è rendere via Lissi una strada residenziale con meno traffico”.

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 È intervenuto anche il gruppo del Pd, l’altra sera, in consiglio comunale, ancora una volta sul tema dei parcheggi in viale Varese. Di fronte al numero elevato di firme raccolte, prima di tutto dai residenti e in seguito da alcune associazioni, contro un progetto così impattante in una delle zone più pregiate della città, il capogruppo Stefano Fanetti e la consigliera Patrizia Lissi hanno “invitato la Giunta a convocare al più presto e senza indugio un’assemblea tematica alla presenza di tutti i soggetti interessati, cittadini, associazioni, Cna, Confesercenti, Comune e privato, nella quale sarà resa pubblica la planimetria del parcheggio progettato”.
I consiglieri Pd chiedono cioè che “tutti si possano rendere conto dell’effettivo impatto del parcheggio, degli alberi che verrebbero abbattuti e del verde che sarebbe eliminato, del posizionamento di una sbarra per entrare e uscire, spiegando se questo significa che sarà a pagamento giorno e notte”.
Secondo il Pd “sarebbe importante rendere noto anche il piano finanziario del progetto per poter valutare costi e benefici per il Comune. Troviamo assurdo che altre città stiano lavorando per allontanare le auto dal centro in un’ottica di miglioramento della vita delle persone e a Como si stia tornando indietro. La città è di tutti e quando si fanno scelte così importanti bisognerebbe sempre ragionare per il bene comune e con uno sguardo al futuro. Ci sono delle zone non a ridosso delle mura che potrebbero essere recuperate per esigenze di sosta in modo più razionale per la città, ad esempio la ex Stecav, di proprietà del Comune”.
E sulla possibilità di un chiarimento pubblico, interviene anche Tommaso Legnani, segretario cittadino del Pd: “Poiché si tratta di un tema di rilevante interesse pubblico, chiediamo la convocazione dell'assemblea tematica, facendo riferimento all’articolo 12 del Regolamento per le pratiche partecipative che recita: ‘Le assemblee tematiche vengono convocate dall’amministrazione comunale in occasione dell’adozione di iniziative e provvedimenti di rilevante interesse pubblico, al fine di consultare preventivamente tutti i soggetti della partecipazione di cui all’art. 3’. E i soggetti di cui all’articolo 3 sono per l'appunto cittadini e associazioni”, precisa Legnani.

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