Da troppo tempo si muore in Siria, in Palestina, in Libia, in Egitto, in Iraq, nello Yemen, nella regione a maggioranza curda … il Medio Oriente ed il Mediterraneo si stanno trasformando in un immenso campo di battaglia. Ora il rischio della deflagrazione di un conflitto che coinvolga le super potenze mondiali è reale.
Le conseguenze possono essere tragiche ed inimmaginabili.
Milioni di persone, in tutto il mondo, di tutte le culture e religioni, stanno dicendo: “Basta guerre, basta morti, basta sofferenze”. E noi con loro.
Guerre producono guerre, le cui vittime sono le popolazioni civili, oppresse e private dei propri diritti fondamentali, primo fra tutti il diritto alla vita.
Vanno fermate le armi, bloccate le vendite a chi è in guerra. Ora, subito. Va fatto rispettare il diritto internazionale: è la sola condizione per proteggere la popolazione civile, fermare l'oppressione e l'occupazione, attivare la mediazione tra le parti in conflitto.