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Alla manifestazione del 9 dicembre, oltre alla presenza del segretario generale della Cgil Susanna Camusso, sarà presente una folta delegazione della Cgil Lombardia e della Cgil nazionale.
Arriveranno pullman da Brescia, Pavia, Lecco, Varese e Sondrio. È annunciata la presenza di tutte le Camere del Lavoro delle province lombarde e di delegazioni provenienti dal Veneto e dal Piemonte.
Riteniamo che di fronte a qualche migliaio di persone, comaschi e non, per una manifestazione contro ogni forma di fascismo, la presenza del sindaco della Città sia doverosa. Scopriamo invece che non ritiene suo dovere esserci.
Alla Cgil di Como sarebbe stata gradita la solidarietà dell’amministrazione comunale anche a seguito degli episodi di i toleleranza che nei mesi scorsi ci hanno riguardato (le incursioni di forza nuova, i volantini accusatori e intimidatori).
Prendiamo atto che per il sindaco e questa giunta le priorità sono altre, come per esempio rimuovere le panchine dove sostano i migranti o chiudere il rubinetto dove si approvvigionano di acqua

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Sono passati quasi 2 anni dall’entrata in vigore della riforma sanitaria in Lombardia, prevista dalla legge 23/2015, una riforma di grandi ambizioni, il cui obbiettivo fondamentale è l’integrazione fra le attività sanitarie e sociosanitarie. Una riforma che stenta a decollare nel nostro territorio e che lascia inalterate le problematiche relative alle lunghe liste di attesa per prestazioni sanitarie, le lunghe ore di attesa nei pronti soccorso, la difficoltà dei pazienti cronici e più fragili di trovare un’adeguata risposta ai bisogni socio sanitari.
CIGL-CISL-UIL di Como esprimono grande preoccupazione per l’eccessivo ritardo con il quale viene attuata la riforma.
Un ruolo di primaria importanza nell’attuazione della stessa è in carico ad ATS Insubria e ATS Montagna, agenzie alle quali compete la programmazione dell’attività sanitaria e socio sanitaria. Recentemente le nostre organizzazioni hanno incontrato i dirigenti delle due Agenzie a cui hanno chiesto di sottoscrivere un protocollo di relazioni sindacali, con l’obbiettivo di stabilire un confronto continuo e strutturato. Ad oggi però CGIL-CISL-UIL assistono ad un silenzio da parte delle agenzie che impensierisce, anche in considerazione del fatto che a gennaio 2018, un numero rilevante di utenti cronici e fragili sarà interessato da un nuovo modello di presa in carico, del quale poco o nulla oggi conoscono gli utenti stessi. Un ruolo informativo e di orientamento potrebbe essere svolto

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A.N.P.I. Comitato Provinciale di Como
COMUNICATO PRESIDENTE ANPI PROVINCIALE


ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI d’ITALIA

Como 29 novembre 2017
LETTERA APERTA
on. Marco Minniti, Ministro degli Interni
sig. Prefetto di Como, dr. Bruno Corda
sig. Questore di Como, dr. Giuseppe De Angelis
sig. Sindaco di Como dr. Mario Landriscina

Alle autorità,
in qualità di Presidente provinciale dell'ANPI di Como, intendo con la presente portarvi a conoscenza di un fatto accaduto nella serata di ieri nella nostra città. Durante un'assemblea della “Rete Como Senza Frontiere” (associazione di cui fanno parte rappresentanti di tutte le forze democratiche oltre ad alcune parrocchie e ai Padri Comboniani), si è verificata un'irruzione di una quindicina di giovani fascisti aderenti ad una associazione culturale denominata “Veneto fronte skinheads”. Gli aggressori hanno occupato la sala dove si teneva l'assemblea, imponendo ai presenti la lettura di un volantino farneticante, fascista e razzista, che si concludeva con lo slogan “basta invasione”.
Da tempo le forze democratiche comasche e non solo denunciano una pericolosissima deriva di stampo fascista a Como, in Lombardia, in Italia ed in Europa, purtroppo spessissimo sottovalutata dalle istituzioni.

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(FONTE: ecoinformazioni) Alla riunione di Como senza frontiere del 4 dicembre nell’Oratorio di Rebbio tutti gli aderenti hanno evidenziato come la scelta nonviolenta adottata durante l’incursione squadrista degli Skinheads del 28 novembre sia stata la migliore risposta. Nella riunione è stata valutata la partecipazione alla manifestazione del 9 dicembre “E questo è il fiore. Contro ogni fascismo e ogni intolleranza” indetta in conseguenza dell’attacco fascista alla precedente riunione plenaria di Csf.

La decisione di partecipare è stata unanime e si è deciso di accogliere l’invito venuto dal Pd alla rete di intervenire dal palco durante la manifestazione.  
La Rete valuta positivamente ogni iniziativa che contrasti il fascismo e il razzismo, sempre intimamente legati, e vuole cogliere l’occasione per renderne evidente il nesso con il tema delle migrazioni e dei diritti dei migranti che non affrontato o affrontato in modo sbagliato dalla politica del governo finisce per alimentare i fascismi violenti oggi crescenti nel paese. Alla manifestazione la Rete parteciperà con le proprie posizioni, con la scelta assoluta della nonviolenza, e per portare la voce dei desaparecidos, gli oltre 3000 morti ogni anno nel Mare nostrum.

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