Lavori quasi ultimati
Sono quasi (quasi?! Ci torneremo sopra tra una quindicina di righe…) ultimati in Como gli interventi di ripristino del marciapiede via Petrarca angolo Dante, che per le proprie finalità era stato manomesso circa due mesi fa dalla nota azienda di telefonia fibre ottiche. Ho già avuto modo di riferire gli eventi ai più che stanno leggendo, per cui sorvolerei.
Mi rendo conto che, ricevuta la mia segnalazione, “qualcuno” ha disposto che nell'immediato venissero collocate due colonnine rosse di plastica per segnalare ai pedoni la buca rimasta a causa del porfido <esodato> accanto al muro di recinzione privata a lato. La sera stessa, sul luogo, tutto quanto serviva è stato ultimato o quasi.
Quasi! [cancellato in data 7 febbr 2014]
Buona fede che però vedo oggi. E se i lavori eseguiti sono dichiarati “a tutt'oggi da ultimare”, non mi arrabbio.
Infatti [cancellato in data 7 febbr 2014]
Altra è la questione dei porfidi di cui si avverte l'assenza a lato della piastra della società dei telefoni. Bene così? Oppure al momento mancavano porfidi di modesta e ridotta sezione per cui a breve i lavori del caso verranno per davvero completati con buona pace di tutti?
[cancellato in data 7 febbr 2014]. in via Petrarca a lato della piastra di acciaio sul marciapiede COMUNALE denominata Fastweb (unicumque suum! Ciascuno intaschi la gloria che si è conquistato!) i porfidi si stanno nuovamente disancorando, che <Al düra minga! Non può durare!> Insomma fui facile profeta quando notavo quel persistere di vuoto (tra piastra e marciapiede “porfidato”) che già nel passato aveva favorito il distacco dei porfidi. !
[cancellato in data 7 febbr 2014]
Ignoro viceversa se la soluzione più adatta sia un po' di malta cementizia magra. Esiste un ufficio tecnico settore strade che di certo sa quanto serve. Oltretutto da poco non è cambiato il dirigente? Mi auguro che cambi allora anche lo stile di monitorare le manomissioni del suolo pubblico, ad opera di privati! Al cittadino basta che tutto riprenda il decoro e la affidabilità della situazione iniziale. La strada altrove in convalle diventata rossonera, quella no! Nessuno osi toccare la strada milanista di Como! Io che in gioventù ero interista amo alla follia quella strada diventata rossonera! Rossa come dovrebbe essere la faccia di chi ha manomesso l'asfalto per poi ripristinarlo con quel colore nuovo ed estraneo al contesto di sempre, nera come la mia faccia di contribuente vedendo quella bellezza (???!!!...) Ma forse l’asfalto modificato rosso-nero è allineato all'Expo 2015 di Milano: ho indovinato per caso? Quei poveri soldi nostri, spesi male!
Ma con il vostro permesso, ritorno ai dovuti interventi di ripristino del marciapiede via Petrarca angolo Dante. Non so se il doveroso intervento di avvenuto ripristino faccia capo al sindaco o a singoli consiglieri comunali, da me edotti nell'immediato di quanto serviva. In ogni caso ringrazio.
Servirebbe forse ringraziare “a monte” la Prefettura nella persona di Ufficio Depenalizzazione, perché sono stati funzionari di prefettura a caldeggiare la mia segnalazione presso gli uffici municipali. [cancellato in data 7 febbr 2014]
Resta il fatto che la foto che invio a Urp municipio Como , è scaduta: ormai “storica”, fasulla per larla in breve! In due settimane, la situazione è peggiorata!!! Andare e verificare, per cortesia!
Coglierei l'occasione per un elogio a Patrizia Monti di Palazzo Cernezzi, per la sua mail con la quale tra l'altro mi ringraziava per la segnalazione da me fatta. Escludendo l'ufficio Urp del municipio, nell'ultimo decennio è la prima volta che una mia segnalazione viene onorata in Palazzo Cernezzi da un ringraziamento e da un cenno di risposta. Deduco che nel passato o sono stato sfortunato, oppure dentro gli uffici soffia aria nuova, con innovazioni apprezzabili oltretutto a costo zero.
In vita mia, un secondo ed unico precedente è di parecchi anni fa. Era una lettera dell'allora sindaco: rassicurante a proposito di grossi lastroni di pietra (cm 80x40x10 circa) del tutto identici a quelli che caratterizzavano il raccordo tra piazza Cavour e piazza del Duomo.
I FATTI DI ALLORA. In via Carloni scoppia una grossa tubazione dell'acquedotto. Lavori di ripristino, ma poi invece che ripavimentare la strada nella situazione iniziale con l'antica pavimentazione lapidea 1880 circa, vengono eliminati per intero i lastroni e la strada riceve l'alfalto. Vien fatta passare la voce che i lastroni verranno collocati in Piazza Cavour ma poi nulla! Non erano certo materiale da discarica. Dove sono finiti? Dentro qualche villa di lusso, per caso? Mi tengo i miei interrogativi. Per adesso, s'intende!
Vengo da poche settimane a sapere che il contratto di potatura degli alberi su aree pubbliche prevede che taluni esemplari non verranno toccati. Benissimo, io credo! Fermo restando che il celebre ippocastano è ormai stato “cimato” pesantemente. Io credo che morirà. Scatto comunque una foto ricordo, che – grazie alle foglie che sono tutte cadute in autunno – evidenzia quei rami vistosamente troncati nella parte apicale. Entro un paio di anni ippocastano dovrebbe aver terminato di “rompere”. Poi, quando qualcuno scriverà la sua storia, metterò la foto a disposizione a costo zero.
[cancellato in data 7 febbr 2014]. Allego un paio di foto Ippocastano. In evidenza quei rami troncati di brutto, che di certo favoriranno la morte assolutamente legale(!) della pianta “rompigliona”. Conosco la tecnica sia perché ho un bel diploma di IV elementare scuola di Brunate (c'era anche il sindaco Davide Bodini! L'ex sindaco Darko Pandarcovich no! Lui era più stagionato! Era già alle medie di via Carducci) sia perché sono nipote di vivaisti in attività nonché figlio di bracciante in ditta Sgaravatti Saonara PD, la prima ditta in Italia che vendeva sementi per posta ai tempi del Re e del duce. Tecnica (quella della motosega che uccide legalmente le piante diventate moleste) che nel Comasco ho vista attuata cento volte là dove serviva...
Un ramo (o forse sono due?) di ippocastano già privo di corteccia ci rassicura che lui è morto. In primavera ne avremo conferma esplicita per l'assenza di foglie. Alberi vecchi, basta troncare i rami specialmente se con motoseghe lasciate infette, ancora più micidiali di quelle semplicemente non disinfettate prima di procedere al taglio. Siamo tutti d'accordo che il vecchio ippocastano che muore e dunque non rompe più i progetti dell'autosilo costituisce sia un contributo all'industria dei pellet sia un pernacchio virtuale agli ambientalisti che avrebbero voluto conservarlo?
Interessante è anche il taglio di rami dei due centenari pini, che in via Giulini si trovano malconci su area privata nel retri di Csu. Peccato che la Legge vieti le scommesse, altrimenti scommetterei che entro 3 anni quei due pini saranno cenere! Potatura del 29 gennaio 2014.
Prima di concludere, lascio in visione anche una foto assolutamente illeggibile. Traduco allora. É una fase del “maquillage” fatto in un edificio pubblico. C'era stato il famoso terremoto di tre anni fa. In quell'edificio il terremoto aveva provocato una lunga fenditura sulla porzione a piano terra destinata a parcheggio, e detta fenditura tutto sommato arricchiva il numero di crepe esistenti dovunque su muri tavolati e su strutture di c.a.. Detto parcheggio era già stato ri-pavimentato nel passato, in quanto la piastrellatura si disancorava in funzione – parrebbe – della subsidenza di un pilastro d'angolo in c.a. che affonda. Ricordare che lì un tempo lontano era palude collegata con la presenza del vicino torrente: il Fiume Aperto, ricordo bene il nome? Scorre sotto via Leoni e poi si getta nel Cosia. E il medesimo citato terremoto ha provocato anche una fenditura su una architrave rimasta nel passato indenne da crepe e quant'altro. Come ha potuto costatare un segretario provinciale di sindacato (del suo sopralluogo ne – pleonastico - resta traccia scritta agli Atti) è intervenuto un cantiere con due operai – tra di loro parlavano in albanese – che hanno rimosso l'intonaco (vedi foto) e poi lo hanno ripristinato come si deve, io deduco, secondo logica dell' <Occhio non vede, cuore non duole!>. Per apprezzare il valore della foto, serve esaminarla ingrandita. Si bene vede allora(!) il “croccante” con tanti ciottoli e poca malta cementizia (sennò la struttura come faceva a creparsi? Conservo la documentazione fotografica più completa: una trentina di foto. La segnalazione scritta da me fatta nel passato a chi di dovere., è rimasta senza risposta. Vari destinatari, ma non c'è stata nessuna “Patrizia Monti” di turno che abbia risposto. La disaffezione del cittadino si nutre di questi silenzi, di queste mancanze di stile!
In fatto di stile, i civici amministratori della città potranno verificare che negli uffici non sempre il cittadino trova sulle porte oppure sulle scrivanie un'indicazione che precisa l'identità del funzionario presente. Il caso Zannoni di Urp costituisce una (rara?) lodevole eccezione. Basterebbe forse un foglio A4 piegato opportunamente, tale che assuma la sezione di un triangolo isoscele e la parte rivolta al pubblico indica il nome del funzionario che sta alla scrivania. Costo? Poco più che zero! L'alternativa a costo zero sta nel imporre al dott. Zannoni di fare lui(!) un passo indietro: eliminando il cartellino di identificazione, chiedendogli di esser meno cortese e disponibile con il pubblico perché sennò quest'ultimo si abitua male e poi invoca cortesia ed educazione dalla totalità dei dipendenti comunali. Ma capisco bene che sono scelte politiche(???) e tecniche(!!!) che competono non certo al cittadino.
Mi fermo. Ringrazio chi abbia avuto la cortesia di leggermi fin qui. Mi scuso se a tre consiglieri comunali non posso mandare la mail e questo perché il sistema va in blocco, Ho già segnalato ad urp che infatti mi ha mandato una risposta nel merito. L'ho già detto: Urp municipio si pone ai vertici. Di certo è all'altezza di fare della formazione interna sullo stile corretto e migliore di rapporto con il cittadino: un breve corso a porte chiuse, rivolto alla totalità dei dipendenti, con costi zero, in orario di lavoro. Si annoierebbero la responsabile di protocollo (rappresenta già l'eccellenza!) ed i dipendenti di Biblioteca comunale la quale per quanto vedo costituisce un altro polo di eccellenza dell'Ente comunale. Ma neppure si può distinguere tra <Buoni e cattivi>, come canta Vasco Rossi!
Se nel ripristino totale del marciapiede in porfido di via Petrarca, quando sarà stato fatto con carattere di definitivo nel tempo, sia entrato anche l'interessamento attivo del singolo consigliere comunale, questi abbia il mio ringraziamento, pur se mai verrò a saperlo. Io credo che si è operativi per senso del dovere, per senso civico. Quel senso del dovere, quel senso civico che muore in me non appena io varco il territorio di Como arrivando fa Fino Mornasco, Ma poi per fortuna la “Prefettura – depenalizzazione” mi suggerisce con molto tatto che servirebbe invece...
I migliori saluti.
Fino Mornasco, 8 febbraio 2014 firmato Arple Ferrato – Fino Mornasco.
Ps 1 poiché il sistema respinge le mail con le foto allegate, spedisco queste ultime – una alla volta – al solo Urp dott. Zannoni. Se qualcuno voglia esaminarle... Doverosamente informo che la foto del porfido “esodato”, è scaduta. Nel senso che il porfido nel frattempo ha già ripreso ad emigrare. Resta la buca, che crescerà come cresce la “incassatura” del cittadino che paga le tasse e stipendia i “funzionari” che... Posso dire che i risultati avuti in via Petrarca ci impongono di credere che un giorno “funzioneranno” meglio di adesso?
PS la faccenda del museo che viveva a Como ed ha cambiato città, provincia, regione, Stato... sarà vera? Io spero di no. Spero che una Legge dello Stato eviti che un museo esistente in Italia valichi definitivamente il confine nazionale...
ANNOTAZIONE il presente scritto si compone di numero 2170 parole circa. Anche se non ha valore legale, ugualmente chi scrive – a conoscenza delle sanzioni di Legge previste per le dichiarazioni mendaci – dichiara che esso spiega gli eventi per come li ho conosciuti di persona, forte della mia cultura di una quarta elementare di Brunate, quando a scuola si studiava un terzo di adesso e si ragionava ancora di meno!
NUMERO quattro foto che però quando è stato il momento non è stato possibile allegare in quanto il sistema non accetta il file che appare troppo “pesante” Ho pensato allora di inoltrarle una alla volta al dott. Zannoni, Urp. Se possono interessare....
E sono
marciapiede via Petrarca a ripristino quasi completato RETTIFICA 28.1.2014 Foto scaduta! Situazione peggiorata! ripristino che però nuovamente se ne va al diavolo!
Ippocastano. Notare in una foto il ramo scortecciato da attacco di funghi dopo l' uso di sega infetta (?) e per assenza di disinfezione e protezione sulla zona amputata(?). L'altra foto mostra quei rami decapitati nella parte apicale. L'albero è vecchio e dunque il trattamento subìto dovrebbe assicurargli l'incenerimento in un paio di anni! Alla salute degli ambientalisti che avevamo fatto casino per difenderlo dalla motosega!
e maquillage riservato a crepa in edificio pubblico di Como, dopo il terremoto famoso. Notare la crepa nella struttura! Notare, ingrandendo opportunamente, che la crepa riscontrata per la prima volta l'indomani dell'ultimo terremoto, entra però in profondità. Me ne sono accorto soltanto tre giorni fa quando ho esaminato il dettaglio mediante ingrandimento. Ma un po' di intonaco nell'esterno ha nascosto alla vista l'impasto ricco di ciottoli e povero di legante, ha nascosto la crepa. “Occhio non vede, cuore non duole!” Finché dura, ovviamente...
Si ribadisce: documetaz fotografica inviata a parte a solo Urp Como in quanto respinta dal sistema informatico Cernezzi. Ci si scusa per l’inconveniente.
FIRMATO: Arple Ferrato - Fino Mornasco, iscritto a ruolo anche in Como