Gentile Direttore,
ci è molto spiaciuto vedere in prima pagina de “La Provincia” di sabato 8 marzo un
reportage dal titolo: “Mistero rifiuti: più ricicli e più paghi”.
Innanzitutto non corrisponde con quanto si può poi dedurre leggendo l’articolo interno
di due pagine (del quale al limite si potrebbe dire che il risparmio è tra il 5-10%).
Riteniamo questo titolo in prima pagina oltremodo inopportuno nel momento in cui tra
circa tre mesi è previsto l’inizio della raccolta differenziata anche a Como, fanalino di
coda tra le province lombarde.
Non condividiamo assolutamente l’assunto contenuto nel titolo di prima pagina, con le
seguenti motivazioni:
• Il riciclo dei rifiuti insieme a campagne che sensibilizzino sulla loro minore
produzione sono le uniche armi che abbiamo per un problema che ha
dimensioni planetarie, che è un costo enorme per il nostro sistema di vita ed in
particolare per il nostro Paese
• La raccolta differenziata è l’unico modo per iniziare un riciclo sistematico,
soprattutto nelle aree urbane e ogni cittadino si deve sentire responsabilizzato
• Dalla raccolta differenziata viene senz’altro un risparmio, poiché la voce di
spesa dello “smaltimento” è l’unica di quelle relative alle spese di gestione dei
rifiuti sulla quale si può incidere per ridurre i costi e di conseguenza la
tassazione al cittadino (le altre voci, a grandi linee, sono la raccolta, la pulizia
strade/rilasci abusivi e l’investimento sui mezzi), tanto maggiore quanto più si
riesce a differenziare e riciclare
• se un piccolo comune come Maslianico risparmia 37.000€ e crea un posto di
lavoro, questo è risparmio, che può andare anche in calo dell’imposta
• gli esercizi commerciali, in particolare i supermercati, possono ancor più
contribuire recuperando i vuoti attualmente a perdere e sviluppando il loro
commercio; ad esempio, rendendo buoni spesa a fronte del ritiro di vetro,
cartone, polistirolo, plastica ed alluminio
• il conferimento all’isola ecologica soprattutto del rifiuto speciale o ingombrante
abbassa ulteriormente le spese enormi di cui il comune si carica per il recupero
degli oggetti lasciati a spregio del vivere civile ai lati di strade e giardini
• nei costi a risparmio, come per altri fattori ambientali, si dimentica sempre di
inserire il risparmio sanitario derivante dalla riduzione di emissioni nocive e
polveri dal minor incenerimento (unica alternativa per il rifiuto indifferenziato) o
dal disastro ambientale delle discariche (79 discariche e 28 inceneritori per i
rifiuti urbani presenti nel nord Italia – dati ispra 2012)
• la normativa europea, da più di vent’anni, prevede che incenerimento e
discarica diventino un’opzione residuale dopo prevenzione, riciclaggio e
recupero (la Commissione europea ha infatti avviato diverse procedure
d’infrazione sulle discariche e se l’Italia non intraprenderà le bonifiche spenderà
in multe più di quanto spenderebbe per il risanamento ambientale dei siti)
Le chiediamo la cortesia di pubblicare questo nostro contributo; ci impegneremo con
tutte le nostre forze ed insieme ad altre associazioni per fare in modo che si avvii al
più presto la raccolta differenziata a Como, che è gesto di civiltà. Siamo disponibili per
eventuali chiarimenti richiesti dai lettori all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
Ringraziandola porgiamo cordiali saluti
Michele Marciano e Patrizia Signorotto
Circolo “Angelo Vassallo” di Como, associazione di volontariato affiliata a Legambiente