«Che cos'è un Comune? Un Ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo (art 3 T.U.E.L.), seguendo i principi costituzionali di imparzialità e buona amministrazione: fornire servizi alla cittadinanza e ragionare in termini di qualità/costo è, perciò, un comportamento conseguente per un buon Comune.
In questa logica vogliamo analizzare l'ottimo servizio di refezione scolastica che viene fornito ai bambini della nostra città, tenendo sempre conto che all'infanzia ci si deve sempre rivolgere con un occhio di riguardo.
Un articolo di giornale elenca una serie di cifre che vanno dal numero di dipendenti impiegati in questo servizio al costo totale dello stesso, senza però rapportare il tutto al costo effettivo medio di ogni singolo pasto erogato: € 4,58, costo che comprende tutto dal personale al cibo, dall'acquisto delle stoviglie al carburante degli automezzi che consegnano i pasti, da analisi ed esami batteriologici periodici tramite laboratori accreditati ad acquisto materiale di pulizie, e così via ( ricordiamo che nel 2006 era di € 5,46).
A noi risulta che nessun privato, che giustamente lavora per guadagnare, possa attuare, a parità di condizioni, un prezzo inferiore a questo! Non solo, nelle mense è previsto il servizio di diete speciali per bambini che, a vario titolo, devono escludere determinati cibi dalla loro alimentazione, attuando, così, una personalizzazione del pasto che solo la gestione diretta può garantire. Sono stati introdotti alimenti biologici e rispettosi del ciclo delle stagioni.
Si cura e si attua pienamente quanto previsto dalla normativa HACCP sulla gestione delle mense, con programmi di controllo del cibo e dell'ambiente continui e registrati su apposite schede, con un piano di pulizie che permette la piena tranquillità alle famiglie per quanto riguarda la salute dei loro figli.Si forma e si aggiorna costantemente il personale addetto, dipendenti che hanno a cuore il servizio ed i bambini e che mettono nel loro lavoro il massimo impegno, pur nelle difficoltà presenti, dimostrando quotidianamente il loro valore.
E tutto questo patrimonio deve essere buttato alle ortiche?
Noi crediamo che la gestione diretta sia ancora quella che garantisca lavoratori e utenza e che, perciò, il Comune debba decidere di continuare ad erogare in questo modo il servizio, visto che è dimostrabile l'ottimo rapporto qualità/prezzo esistente.Certo, si potrebbe migliorare la situazione economica e le condizioni lavorative delle Dipendenti accorpando i centri cottura in 4-5 posti distribuiti sul territorio, operazione che consentirebbe dei risparmi consistenti e che avevamo già sostenuto anche con la Giunta precedente.
Confidiamo, perciò, che la Giunta Lucini, dopo l'approfondimento annunciato, decida di mantenere la gestione diretta del servizio. Se così non fosse, il Sindacato farà la sua parte, come ha sempre d'altronde fatto, per contrastare scelte a nostro parere diseconomiche e dannose per i lavoratori».
Per maggiori informazioni: Matteo Mandressi, segretario Fp Cgil,
Lucia Cassina, segreteria provinciale Cgil,