Assistiamo in questi giorni ad un crescente dibattito riguardo alla proposta di installare a Como presso la diga foranea un monumento dell’architetto di fama mondiale Libeskind.
Non è assolutamente nostro interesse entrare in questa disputa, tuttavia ci preme ricordare a cittadini ed Amministratori, che a pochi metri da dove si vorrebbe collocare questa opera, è situato un altro monumento pubblico di alto valore simbolico per la nostra città e per l’Europa intera, che giace però in uno stato di avvilente ed inaudita trascuratezza, senza neppure l’illuminazione notturna funzionante.
Stiamo parlando del Monumento alla Resistenza europea, inaugurato il 28 maggio 1983 dal Capo dello Stato S. Pertini, pensato e creato come luogo della Memoria per tutti i popoli europei che lottarono contro il nazifascismo, che ricorda il sacrificio dei resistenti, per buona parte giovani, di tutte le classi sociali, di diverse ideologie politiche e fedi religiose, che si sono immolati per il riscatto dell’Europa. Questa opera d’arte moderna di grande valore artistico, contiene frammenti di pietra provenienti sia dai campi di concentramento nazisti sia da Hiroshima, che sono monito severo affinché tali orrori ideati da qualsiasi parte, non si abbiano più a verificare.
Ebbene, mentre a Como ci si divide con tanta animosità tra "Libeskind si o Libeskind no", riteniamo sconfortante assistere alla decadenza del Monumento alla Resistenza europea così scarsamente valutato culturalmente e poco considerato dalla città nel suo complesso e, dispiace dirlo, anche dalle Amministrazioni pubbliche.
Facciamo appello quindi alla sensibilità dell’Amministrazione comunale per chiedere che un luogo della Memoria per tutti i popoli europei che lottarono contro il nazifascismo non rimanga abbandonato a sé stesso, ma venga finalmente valorizzato, ponendolo al centro di percorsi culturali ed incoraggiando la visita da parte dei turisti, anche stranieri.
Auspichiamo quindi che tutti gli Enti pubblici coinvolti si impegnino con maggiore concretezza per migliorare questo luogo e gli spazi circostanti, sviluppando tutto ciò che si renda necessario affinchè sia nuovamente uno dei monumenti protagonisti della città.
Da parte nostra siamo e saremo disponibili a confrontarci ed a collaborare nelle sedi opportune con tutti i soggetti eventualmente interessati, affinché si possa dare seguito a quanto da noi auspicato.
Crediamo che “Como città messaggera di pace” possa e debba orgogliosamente riappropriarsi del Monumento alla Resistenza europea a prescindere dall'installazione o meno di nuove opere d'arte.
ANPI SEZIONE DI COMO "PERUGINO PERUGINI"