L’associazione ambientalista esprime contrarietà alla realizzazione dell’opera e invita l’amministrazione comunale a bocciare la proposta.
Plauso invece al Comune per la recente decisione di evitare i tagli al trasporto pubblico Como, 19 febbraio 2015 – Il WWF Como si esprime sulla proposta di realizzare un autosilo in Viale Varese, con conseguente abbattimento di una settantina di essenze arboree, chiedendo all’amministrazione comunale di evitare uno scempio ambientale e un danno permanente alla città. A detta infatti del Panda lariano l’opera in esame non solo comporterebbe il sacrificio del pregevole viale alberato, ma altresì il futuro aumento del traffico veicolare privato che la struttura di per sé attirerebbe e del relativo inquinamento atmosferico, senza contare i notevoli disagi che la cittadinanza dovrebbe sopportare per tutta la durata dei lavori.
“Una durata che inoltre risentirebbe delle problematiche relative ai probabili ritrovamenti archeologici che avverrebbero nel corso degli scavi, nonché a quelle concernenti l’ambito idrogeologico, con inevitabile slittamento delle tempistiche previste – sottolinea Pierangelo Piantanida, presidente del WWF Como -, così che il rischio di trovarsi di fronte a un altro cantiere infinito in città è tutt’altro che remoto”.
E questo di fronte a un’opera la cui reale necessità è tutta da dimostrare, a detta del WWF, poiché al cotrario contrasta con le più avvedute teorie urbanistiche e di fluibilità del traffico, che vedono invece collocare tali strutture al di fuori dei centri urbani, ad esso collegati con una funzionale ed efficiente rete di trasporti pubblici.
Proprio in merito a quest’ultimi, il sodalizio coglie l’occasione di sottolineare quanto in questa direzione vada la recente decisione del Comune di evitare i prospettati tagli al trasporto pubblico urbano, coprendo i mancati finanziamenti regionali.
“Una scelta a nostro avviso da plaudire, che va a beneficio delle fasce di cittadini meno abbienti e della salvaguardia dell’ambiente e della salute – conclude Piantanida -. Si tratta ora di confermarla evitando di sottoscrivere un progetto che striderebbe in modo evidente con una politica che si vuole attenta ai reali bisogni dell’intera popolazione e del suo territorio”.