Al Sindaco di Como
e per competenza
agli Assessori all’ Ambiente, Viabilità e Polizia Locale
ai Dirigenti responsabili dei settori suddetti
e per conoscenza (augurandoci che si attivino su questi temi)
ai consiglieri comunali
Lettera aperta
Como, 3 dicembre 2015
Egregio Sig. Sindaco,
Gent.mi Assessori all’Ambiente, Viabilità e Polizia Locale
Il giorno 25 novembre abbiamo raggiunto (e il 29 novembre superato) il limite dei 35 giorni annui previsti
dalla normativa attuale per lo sforamento rispetto ai valori di 50 mg/m3 di media giornaliera di polveri sottili
(PM10). Il 2 dicembre nella nostra città sono stati raggiunti i 122 mg/m3 di PM10 e 87 mg/m3 di Pm 2,5 (dati
ARPA).
Il valore medio di PM 2.5 a Como nel 2015 è stato fino al 2 dicembre pari a di 24 mg/m3, appena al di sotto
del valore consigliato dalla normativa europea (25 mg/m3) ma non tanto da essere tranquillizzante, viste le
previsioni per i prossimi giorni e la mancanza dei dati di un mese tipicamente ad alto tasso di inquinamento
come dicembre; comunque ben al di sopra di quanto prescritto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (10
mg/m3).
Data la ormai chiara evidenza dei danni sanitari importanti che possono derivare alla salute dei cittadini da
questa inaccettabile situazione (vedi anche la pubblicazione del rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente,
AEA) e dato il superamento di ogni limite anche nella nostra città se consideriamo il quadrimestre
novembre/febbraio, riteniamo doveroso chiedervi di aumentare l’attenzione sul tema. Nel periodo
invernale, sommandosi il contributo del traffico a quello dei riscaldamenti, si concentrano infatti le giornate
con concentrazioni alte di polveri sottili, veri killer striscianti; senza dimenticare altri inquinanti non meno
nocivi quali il biossido di azoto e l’ozono (importante anche nei mesi estivi) sui quali Como è storicamente su
valori molto alti.
Riteniamo, pertanto, urgente avviare da subito azioni nelle direzioni seguenti:
· L’aumento delle zone 30, ZTL e pedonali
· La realizzazione delle piste ciclabili dalle periferie verso il centro
· Un’azione più forte di indirizzo politico sull’azienda trasporti affinché si adoperi in rinnovamenti del
parco bus circolante (a Como vecchio e altamente inquinante) e promuova l’adozione di biglietti
integrati di area comprensivi di treno, bus e navigazione
· Il controllo
o delle temperature negli uffici pubblici, sempre troppo alte
o della qualità degli impianti privati (attivando gli organismi a tal fine deputati), nel rispetto
della legge regionale che dal 2006 vieta l’utilizzo di combustibili inquinanti e incentivando la
riconversione, soprattutto degli impianti più inquinanti in convalle (che è la zona che
orograficamente più portata all’accumulo degli inquinanti)
· un controllo più accurato sulle emissioni prodotte dall’inceneritore, che purtroppo si trova entro la
convalle, da effettuarsi chiedendo una centralina dedicata ad ARPA
· mettere in opera la distribuzione delle merci con mezzi elettrici in centro
· attenzione massima all’impatto sull’inquinamento locale dell’ evoluzione degli snodi ferroviari:
unificazione Trenitalia/FNM e AlpTransit (con il caricamento dei TIR direttamente nell’area Hinterland
Milano e non a ridosso di Como)
· recupero del verde urbano come elemento utile per il microclima e qualificante dal punto di vista
urbanistico
· incentivi alla riconversione dei sistemi di riscaldamento e premialità per l’utilizzo di
energie rinnovabili
· estensione della possibilità di utilizzare pannelli solari a basso impatto visivo anche in centro
storico
Le chiediamo, inoltre, un intervento immediato per:
· attuare azioni efficaci ed immediate volte al controllo
o del divieto previsto dalla normativa regionale (dGR 7635/2008) di utilizzo di riscaldamenti a
legna nelle aree ad altitudine inferiore a 30 m slm per tutto il periodo invernale,
completamente disatteso in città murata
o degli accessi alle ZTL e del rispetto dei corretti comportamenti (anche per i portatori di pass
per handicap, abusati da parenti e amici e non dai reali intestatari)
o del rispetto art. 157 comma 7 bis: E fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta
(del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria nel
veicolo stesso; dalla violazione consegue la sanzione amministrativa del pagamento di una
somma da euro 200 a euro 400) e del d.G.R. n. 2578/14 per i mezzi pubblici. Tale normativa
infatti non è rispettata da moltissimi privati sul territorio comunale, dai pulmann FNM
nell’area della stazione Como Lago, dai bus di ASF ovunque in città e soprattutto davanti alla
stazione di San Giovanni, dai camion nella zona del mercato coperto, ecc… I ricavi derivanti
dalla sua applicazione potrebbero essere reinvestiti per interventi mirati a diminuire il
problema dell’inquinamento
o del rispetto del d.G.R. n. 2578/14 sui divieti di circolazione su particolari categorie di
autoveicoli
· emanare un’ ordinanza che imponga la chiusura delle porte dei negozi per tutto il periodo di
utilizzo dei riscaldamenti, e soprattutto nel quadrimestre novembre/febbraio
· prevedere un sistema delle limitazione del traffico nel caso di più di 5 giorni consecutivi con
livelli superiori ai limiti
Peraltro, l’inadempienza dell’amministrazione verso queste tematiche espone la città di Como alle sanzioni
dell’Unione europea (massimo per il PM10 35 giorni/anno di superamento del limite medio giornaliero di
50 mg/m3); e la prossima direttiva europea dovrebbe abbassare i limiti avvicinandosi a quelli dell’OMS e
portandoci sistematicamente allo sforamento.
Ci appelliamo a lei ai sensi dell’articolo 50 D.Lgs 18 Agosto 2000 n. 267.
Intendendo questo nostro appello come un contributo, confidiamo nella Sua attenzione ed in quella della
Sua Giunta e restiamo a disposizione per un incontro sul tema
Il Direttivo del
Circolo Angelo Vassallo
Legambiente – Como
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