Cittadini fatevi sentire: appendete alle finestre un lenzuolo NO ALLO SMOG
Solo 13 comuni aderiscono all’appello del Sindaco Pisapia per il blocco del traffico.
E, Regione se ci sei batti un colpo!
Legambiente e Fiab: di fronte all’emergenza servono misure drastiche. I tavoli di concertazione? Andavano fatti
prima
A più di 30 giorni consecutivi di superamento dei limiti di pm10 in questo inizio di inverno, Legambiente e Fiab
rilanciano l’allarme polveri sottili.
Limiti di polveri sottili superati quasi ovunque in Lombardia, con rare eccezioni, e ancora una volta i comuni si rivelano
incapaci di gestire l’emergenza smog.
Di fronte ad un Comune, quello di Milano, che prende provvedimenti seppur non risolutivi, la maggior parte delle
amministrazioni della Città Metropolitana che fanno? Non firmano il Protocollo proposto dalla Città Metropolitana
"Azioni per il miglioramento della qualità dell’aria e il contrasto all’inquinamento atmosferico locale” proposto dalla
Città Metropolitana nè adottano misure significative di contrasto allo smog.
Sono solo 13, infatti, i comuni della Città Metropolitana ad aver sottoscritto il protocollo, aggiornato a novembre scorso
proprio in vista di una possibile emergenza. E gli altri 120, cosa aspettano? Eppure il protocollo indica la via per
affrontare l’emergenza se il Pm10 supera per 10 gg consecutivi il valore limite. Per non parlare poi della latitanza di
Regione Lombardia.
“Siamo felici di vedere la pronta reazione di Regione Lombardia a soli trentadue giorni consecutivi di inquinamento
oltre i limiti! E’ così che si pensa di tutelare la salute dei cittadini? Certo si può sempre sperare che piova, prima o poi! -
dichiarano da Legambiente -. La Regione dispone sia del potere di varare efficaci misure per far fronte all’emergenza
che delle leve per operare interventi strutturali: sul versante della mobilità e del trasporto pubblico è la Regione che
deve decidere se continuare a investire in nuove autostrade o piuttosto su un trasporto pubblico più efficiente e
competitivo, essendo sia l’ente responsabile dei trasferimenti al TPL che il proprietario di Trenord. Per quanto riguarda
il riscaldamento domestico, poi, rimpiangiamo l’epoca in cui Regione Lombardia ebbe il coraggio di mettere al bando
l’olio combustibile: che aspetta a fare altrettanto con il gasolio da riscaldamento che inquina 25 volte più del metano?"
Secondo la presidente regionale di Legambiente Barbara Meggetto, la lotta allo smog dovrebbe marciare di pari
passo con le misure per contrastare il cambiamento climatico, intraprendendo la strada indicata dall’accordo di Parigi
“Milano ha voluto dare un segnale, criticabile e tardivo, ma si tratta comunque di una discesa in campo; buttarla in
caciara, mentre i cittadini continuano a respirare aria insalubre, è un atto di grave irresponsabilità, e significa non
cogliere un’opportunità per intraprendere un sentiero virtuoso di riduzione degli inquinamenti, mobilitando investimenti
sempre più necessari e urgenti che produrrebbero sia benefici per la salute che di riduzione delle emissioni
climalteranti”.
Solo prendendo coscienza della svolta epocale che stiamo vivendo si riusciranno a cambiare comportamenti e abitudini.
Intanto sarebbe buona cosa che le amministrazioni comunali metropolitane sottoscrivessero il protocollo di contrasto
all’inquinamento.
"Il silenzio delle amministrazioni dell'area metropolitana e ' imbarazzante ma peggio ancora è la povertà di idee e
proposte per politiche sulla mobilità realmente sostenibile - dichiara Giulietta Pagliaccio, presidente di Fiab Onlus -.
Anche i termini utilizzati per descrivere la situazione sono irritanti: si continua a parlare di emergenza ma questa è
tutt'altro che una situazione emergenziale. Questa è la norma delle nostre città e o si prende atto che occorre togliere
auto private dalle strade o siamo destinati a soccombere. Chiediamo coraggio e determinazione nell'attuare da subito
politiche per la promozione del trasporto pubblico e della mobilità ciclistica. Senza se e senza ma. Di pannicelli caldi ne
abbiamo pieni i polmoni."