Apprendiamo con incredulità la decisione della Segreteria nazionale dell’ANPI di sospendere la partecipazione alla manifestazione nazionale antifascista prevista sabato 10 febbraio a Macerata.
Riteniamo grave ed incomprensibile questa scelta, che ufficialmente è stata presa per assecondare la richiesta del Sindaco di Macerata di sospendere le manifestazioni “per il clima di smarrimento, paura e dolore vissuto dalla comunità locale”.
Crediamo che l’autonomia della nostra Associazione vada sempre tutelata senza alcun timore e che oggi più che mai vada riaffermato pubblicamente e senza alcuna indecisione che l’Italia è antifascista e antirazzista.
Siamo convinti che sia importante mobilitarsi, non restare chiusi in casa, partecipare alle iniziative e alle manifestazioni democratiche, perché è fondamentale tenere alta l’attenzione e la vigilanza, affinché forze antidemocratiche non minaccino la nostra Repubblica e le nostre Istituzioni.
Quanto accaduto a Macerata sabato scorso è un fatto di una gravità e violenza inaudita, frutto purtroppo anche di un clima di imbarbarimento culturale, politico e sociale. Lo Stato e le sue Istituzioni devono finalmente reagire, assumendo i provvedimenti necessari affinché i movimenti neofascisti siano fermati e messi fuorilegge.
Facciamo appello alla Segreteria nazionale dell’ANPI affinché riconsideri la scelta presa e scenda in piazza sabato 10 febbraio a Macerata per riaffermare i valori costituzionali di libertà, accoglienza, solidarietà e civiltà.
Anpi sezione di Como "Perugino Perugini"
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