“Come Comune gemellato con le due città di Nablus, in Palestina, e Netanya, in Israele, Como condanni ogni azione di forza o unilaterale che aggravi la situazione di tensione nel Medio Oriente”, lo chiedono, con una mozione appena depositata, Stefano Fanetti, Patrizia Lissi e Gabriele Guarisco, consiglieri comunali del Pd, insieme a Tommaso Legnani, segretario cittadino del Pd, dopo quello che sta accadendo nuovamente nei territori della Striscia di Gaza. I tre consiglieri Pd ricordano nell’atto che “il Comune di Como è una fra le prime città al mondo a essere stata insignita del titolo di Città messaggera di pace dall’Onu ed è membro di altre associazioni attive sui temi della pace, dei diritti e della cooperazione internazionale”. Ma soprattutto “è gemellato, tra le altre, con Nablus e Netanya”. Fanetti, Lissi e Guarisco riassumono poi le vicende di queste ultime ore con gli Usa che decidono di spostare l’ambasciata a Gerusalemme, “decisione in contrasto con le posizioni espresse più volte dall’Assemblea generale delle Nazioni unite e dalla comunità internazionale riguardo allo status della città, ancora da concordare all’interno del processo di pace tra israeliani e palestinesi”, e la strage di manifestanti lungo il confine tra il territorio palestinese della striscia di Gaza e lo Stato d'Israele. Per questo l’atto chiede che il consiglio comunale di Como “condanni ogni azione di forza o unilaterale che aggravi la situazione di tensione nel Medio Oriente; esprima dolore e solidarietà per le vittime uccise dall’esercito israeliano durante le proteste del 14 maggio 2018 lungo il confine con Israele; ribadisca il diritto a manifestare in forma pacifica, il dovere della tutela delle vite umane, il principio dell’uso proporzionato della forza; auspichi il termine di ogni violenza e la ripresa del processo di pace israelo-palestinese
, basato sul principio dei due Stati; impegni il sindaco a farsi portatore di questo messaggio verso le città gemelle di Nablus e Netanya”. Como, 16 maggio 2018