“È mai arrivata la risposta di Esselunga a proposito dell’utilizzo pubblico del parcheggio ex Trevitex? E che cosa intende fare l’amministrazione comunale?”, lo chiedono i consiglieri comunali del Pd, sollecitati anche dalle tante richieste delle attività che gravitano nei dintorni.
“Sarebbe ora che si facessero i passi previsti per l’attivazione di convenzioni con gli esercizi commerciali e gli studi professionali del quartiere, che hanno ‘fame’ di posti auto”, aggiungono i consiglieri democratici Gabriele Guarisco e Patrizia Lissi, che a fine maggio avevano presentato un’interrogazione sul tema della “modalità di accesso e fruizione del parcheggio a uso pubblico”. “Il programma integrato di intervento dell’ambito ex Trevitex prevedeva proprio un periodo di sperimentazione che doveva essere monitorato per tre mesi. Tra l’altro, nella delibera del 2016 che disponeva questa proposta si parlava anche di una valutazione delle tariffe e di diverse modalità di utilizzo, tra cui l’abbonamento, per un massimo di 50 posti auto, da riservare a operatori commerciali e professionali, e i loro dipendenti, presenti nel quartiere”, riassumevano Guarisco e Lissi nell’interrogazione, in cui chiedevano al sindaco di sapere “se il monitoraggio e la valutazione fossero stati effettuati e con quali esiti”. Oggi i consiglieri Pd fanno sapere che “a fine giugno la Giunta comunale ci ha fatto sapere che non risultava pervenuta da Esselunga alcuna comunicazione in merito e che gli uffici avevano sollecitato il soggetto attuatore a consegnare urgentemente i risultati della sperimentazione. Poi, più nulla”. A questo punto, “praticamente ai primi di settembre, reiteriamo la richiesta di sapere se Esselunga si è fatta sentire e, in caso contrario, vorremmo che l’amministrazione comunale si facesse parte attiva, comunicandoci quanto ancora le attività della zona dovranno aspettare”, concludono gli esponenti dem.