A fine giugno, in via Risorgimento, a Breccia, dopo anni di attese, viene rifatta l’asfaltatura. Lavori seguiti a interventi per la rete dell’acquedotto terminati da poco. Un mese fa è ripristinata anche la segnaletica orizzontale. “E ora siamo punto e a capo”, lamenta Patrizia Lissi, consigliera comunale del Pd, che segnala quanto sta avvenendo sulla strada.“Era finalmente tutto sistemato e adesso arriva l’Enel che fa un nuovo, imponente scavo e poi, come di solito avviene, rappezzerà alla bell’e meglio – continua Lissi –. Ma vorremmo sapere: c’è stata un’urgenza per rivoltare di nuovo la strada come un calzino?
Altrimenti non si spiega. Come si sono coordinati le varie aziende di servizi con gli uffici tecnici comunali?” Non è la prima volta che gli esponenti Pd segnalano questo genere di problemi: “Nella zona nord della città, verso il confine, le vie principali sono state chiuse e riaperte più volte a causa di lavori che dovevano essere fatti di notte e poi venivano eseguiti di giorno, con tutti i disagi del caso – aggiunge il capogruppo Stefano Fanetti –. Manca di fatto il ruolo di coordinamento e programmazione che deve avere il Comune. E non è solo responsabilità degli uffici: se manca la politica che dà le linee guida in questi settori, poi succede che si spendono soldi inutilmente in una continua alternanza di ‘fa e disfa’. Per la gioia dei cittadini”. Lissi annuncia sul tema una preliminare nella prossima seduta di consiglio comunale: “Dovranno spiegarmi cosa è successo in via Risorgimento per vedere il manto ripristinato perfettamente e di nuovo distrutto nel giro di un paio di mesi”.