Dopo la riunione della Commissione Urbanistica del Comune di Como, dove si discuteva del futuro dell’area ex Lechler/Alberelli di Ponte Chiasso con un progetto di riqualificazione, intervengono i rappresentanti del Pd cittadino per analizzare le prospettive di uno spazio importante a ridosso del confine.
“In Commissione è stato illustrato il parere preventivo che il Comune ha reso sulle ipotesi d’intervento avanzate dagli operatori che intendono riqualificare le aree – spiega Gabriele Guarisco, consigliere comunale dem e componente della Commissione –. L’ipotesi è di destinare i due comparti immobiliari a destinazioni commerciali: trattandosi di superfici complessivamente molto estese, una delle quali di tipo generalista, la questione è delicata sotto diversi profili. Uno è quello viabilistico, ovvero il maggior traffico che impatterà su via Bellinzona. L’altro è più generale perché la riqualificazione di ex Lechler/Albarelli può essere l’occasione per ottenere dagli operatori immobiliari l’effettuazione di interventi di miglioramento nel quartiere, lungo via Bellinzona e in piazzale Anna Frank. La stessa cosa, insomma, che è stata fatta a Camerlata e a Rebbio con la Giunta Lucini e la Trevitex. Tuttavia, a Ponte Chiasso il rischio è di schiacciare le attività economiche già presenti nel quartiere. Inoltre, siamo in una fase ancora preliminare al progetto, e molti elementi sono ancora da precisare, ad esempio, l’importanza degli interventi di bonifica ambientale che saranno necessari”, fa presente Guarisco.
“Un nuovo centro commerciale a Ponte Chiasso è veramente ciò che vogliamo? – si chiede Barbara Cereghetti, segretaria del Circolo Pd di Como Nord –. Il progetto di riqualificazione ex Lechler/Alberelli prevede che le aree comprendano esclusivamente superfici commerciali e temo che in uno dei pochi quartieri in cui ancora sopravvive un discreto numero di realtà del piccolo commercio e di negozi di vicinato, ci sia il rischio che queste attività si spengano. Nella zona nord di Como è già ben rappresentata la grande distribuzione e auspico che, sia all’incontro che l’assessore alla Riqualificazione urbana Butti avrà lunedì 18 febbraio con i componenti dell’Assemblea di zona, sia al successivo incontro pubblico con i residenti e i commercianti, si porti l’attenzione su questo aspetto e che si tengano ben presenti le vere esigenze del quartiere”.
I problemi a Ponte Chiasso non mancano, aggiunge Cereghetti: “Il quartiere ha bisogno di un restauro totale sia per quanto riguarda la viabilità e i parcheggi, sia più in generale, perché è ‘il biglietto da visita’ dell’Italia per chi entra dalla Svizzera, arrivando spesso anche dal nord Europa, ma se deve essere a spese dei piccoli commercianti, preferiremmo di no. Tra l’altro, per la riqualificazione di quell’area, bisognerà valutare anche altri aspetti, come ad esempio la necessità di un ponte sopraelevato sulla ferrovia, il prolungamento della banchina ferroviaria dalla stazione di Chiasso e l’eventualità che la Confederazione elvetica voglia spostare la dogana”.