A chi spetta occuparsi della manutenzione e sistemazione dell’area attorno alla chiesa di Monteolimpino? “Secondo il sindaco di Como Landriscina una non ben specificata proprietà. Secondo noi il Comune, perché quell’area è proprietà pubblica”, risponde Barbara Cereghetti, segretaria del Circolo Pd di Como Nord, dopo aver ascoltato le parole del primo cittadino durante il consueto appuntamento settimanale in tivù. “Il sindaco ha risposto a un quesito arrivato proprio da Monteolimpino la settimana scorsa e riferito allo stato pietoso della zona intorno alla chiesa di San Zenone – racconta Cereghetti –. La risposta è stata che ci deve pensare la proprietà. Peccato che tutta la zona sia comunale”. La segretaria Pd è sicura di quanto dice: “Ho verificato con gli uffici comunali: se quell’area fosse privata, come si spiega che il Comune ha fatto le strisce per i parcheggi? Come si spiega che vi sono posizionati dei cestini pubblici che giornalmente vengono svuotati da Aprica? Come si spiega che l’erba e la potatura degli alberi la fanno gli operai comunali? Se fosse di proprietà privata Palazzo Cernezzi non interverrebbe di certo”.
Altri due fatti dimostrano, secondo la Cereghetti, la titolarità di quella zona: “Con la potatura degli alberi avvenuta qualche mese fa, la ditta incaricata ha fatto alcuni danni ed è seguita una denuncia all’assicurazione del Comune. Ora, a parte il fatto che non abbiamo avuto ancora nessun riscontro per la sistemazione del lampione e del cancello danneggiati, se fosse area privata di certo non avrebbe l’illuminazione pubblica. Non solo: circa due mesi fa avevo chiesto al consigliere comunale del Pd, Gabriele Guarisco, di fare una preliminare per chiedere di sistemare un’enorme buca nel piazzale di fianco alla chiesa e l’assessore all’Edilizia pubblica e strade Bella aveva risposto che avrebbero provveduto. Ovviamente, stiamo ancora aspettando, ma se non fosse di competenza dell’amministrazione comunale lo avrebbero detto a chiare lettere”.
Un ultimo motivo spinge Cereghetti a confermare la sua tesi: “Con 24 anni di accurata gestione della parrocchia, se le pertinenze fossero state di proprietà della chiesa, il parroco don Tullio Salvetti, ora vicino al pensionamento, avrebbe sicuramente messo mano alla sistemazione”.
Insomma, per la segretaria Pd è presto detto quello che va fatto: “Se deve pensarci la proprietà, come dice il sindaco, bene: il Comune provveda al più presto”.