Grande successo per “Interference” in corso in centro storico a Como presso la ex chiesa di San Pietro in Atrio. Nei primi quindici giorni di apertura, la mostra è stata infatti visitata da più di 3.000 persone, non solo comaschi ma anche da tantissimi turisti da tutta Italia, Stati Uniti, Germania, Francia, Argentina e Australia….
“Una bellissima avventura in cui si miscelano senso, sogno, significante e significato, in maniera perfettamente armoniosa ed emozionate” sono entusiasti i commenti sul libro delle visite, come Simone da Malta che scrive “la mostra ti fa aprire gli occhi, una magnifica interpretazione del mondo di oggi che mi trova d’accordo nel più forte ma semplice dei modi”, o ancora un visitatore da Sidney “mostra fantastica sulle interferenze della tecnologia dei nostri giorni moderni che ti da molto da pensare”, e non manca un invito a replicare in Francia da parte di Guillaume ed Eléonore “Continuate così, mostra top! Non esitate a venire a Nantes siete i benvenuti!”
Sono 7 gli artisti protagonisti dell’esposizione, che con più di 20 opere riflettono sull’interferenza che le tecnologie moderne hanno nella nostra vita: Sheila Elias (USA), Andres Levin (Venezuela), Fabrizio Bellanca (Italia) Duvier del Dago (Cuba), Nicholas Berdysheff (Georgia), Julio Figueroa Beltran (Cuba) e Hongtao Zhou (Cina).
Applicazioni, social network e siti internet hanno portato maggiore connessione, ma hanno anche svelato sempre più informazioni sull’identità, le abitudini e i consumi degli utenti. Problematiche riguardanti la privacy hanno recentemente investito colossi quali Facebook e, proprio in questi giorni, Faceapp, applicazione che modifica i tratti somatici invecchiando il volto delle persone. I dati e le informazioni che gli utenti consegnano ogni giorno a piattaforme di questo genere possono essere utilizzati a fini commerciali o per altri scopi. Ma realmente a chi consegniamo tutti questi dati? Come vengono riutilizzati una volta depositati nei server? E, soprattutto, che interferenza hanno nella nostra sfera privata? Sono questi alcuni degli interrogativi a cui hanno cercato di rispondere gli artisti.
Curatrice della mostra Roberta Gonella (fondatrice di Visionary Art Trends con sede a Zurigo) con Johann Burkhard - pioniere elvetico di Internet (co-fondatore del sito Internet di comparazione www.comparis.ch, tra i più utilizzati della Svizzera e proprietario della galleria Arte Morfosis a Zurigo) - con la collaborazione di Delphine Desoutter.
La mostra gode del patrocinio e della collaborazione del Comune di Como – Assessorato alla Cultura.
C’è tempo fino a domenica 4 agosto per visitare la mostra “Interference”. L’ingresso è libero
Orari di apertura: dal martedì al venerdì e la domenica 11.00-19.00 – sabato 11.00-22.00 Lunedì chiuso
Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – Telefono: (+39) 031 41.20.348; (+39) 347 26.35.047