Sulla questione del divieto di pesca in diga, interviene Gabriele Guarisco, consigliere comunale del Pd, che già si era espresso a suo tempo: “Questo regolamento, sostanzialmente, vede la pesca dilettantistica e ricreativa come un sorta di disturbo della passeggiata sul lungolago, considerata solo come spazio turistico. Per questo è più restrittivo del precedente, che almeno consentiva di pescare dal molo di Sant’Agostino o dalla diga foranea”, spiega il dem.
Conseguentemente, ricorda Guarisco, “l’attività della pesca dilettantistica, con il nuovo regolamento, viene confinata nelle ore notturne, anche in controtendenza con la legge regionale in materia che indica come normale per questa attività ricreativa l’orario diurno e solo come deroga consente in alcune zone, tra cui il nostro lago, anche quella notturna”.
Fin qui i fatti, ma ciò che fa più specie a Guarisco è che “in consiglio comunale, durante la discussione del regolamento, l’assessore Negretti ha più volte ribadito che la nuova norma era stata concordata con le associazioni dei pescatori, in realtà, vedendo le proteste e i dissensi, forse così concordata non era”.
Ma quanto accaduto, per il consigliere Pd, “è solo il primo esempio di come questo nuovo regolamento avrebbe avuto bisogno di un supplemento di riflessione, come abbiamo detto più volte in Aula, e di come spesso questa Giunta, e chi ne sostiene i provvedimenti, agisca in modo raffazzonato”.