Erano i primi di dicembre del 2018 e Patrizia Lissi, consigliera comunale del Pd, assieme ad alcuni residenti, e a Vito De Feudis, segretario del Circolo Pd di Como Sud, facevano il giro delle residenze di Camerlata per toccare con mano il degrado in cui erano finite. “Le residenze dell’orrore”, le avevano definite, prodotto di “scelte scellerate del centrodestra”, dissero.
A oltre un anno di distanza, la Lissi è tornata a fare un breve giro nell’area: “Sono rimasta senza parole: non è stato fatto nulla di nulla e il degrado è aumentato sempre più, alla faccia della sbandierata voglia di sicurezza del centrodestra – commenta a caldo, riguardando le foto che ha scattato –. Non so come facciano quei pochi residenti a resistere in una situazione di abbandono totale. In un anno non è cambiato nulla: erbacce, vetri rotti, incuria, rifiuti, intonaco che si stacca ovunque”.
Non solo: la consigliera dem ha immortalato anche il vano dei contatori del gas con la porta completamente scardinata e con i rubinetti a vista: “Potrebbe succedere qualsiasi cosa. È una situazione potenzialmente pericolosissima”, dice.
Analogamente la strada che conduce alle residenze, la via Giuseppe Cuzzi, “se è stata asfaltata ancora grazie all’impegno della Giunta Lucini, ha un marciapiede che sembra un percorso di guerra: tutto rotto, tutto trascurato. Finché qualcuno cade e si fa male e a pagare rischia di essere la collettività a causa del mancato intervento della Giunta Landriscina”, insiste Lissi.
Alla consigliera e al Pd non resta che fare un ennesimo appello a Palazzo Cernezzi: “Ne riparlerò anche in consiglio comunale, ma è urgente prevedere un piano di interventi per risolvere la situazione. Non possiamo lasciare che passino gli anni senza muovere un dito: tutta l’area è stata riqualificata, rimane solo questa evidente vergogna”.