Fridays For Future Como - Sabato 26 settembre sono scattati gli aumenti dei tempi di attesa ai passaggi a livello in seguito dell'entrata in vigore delle nuove norme di sicurezza imposte dall'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie. E la città è di nuovo sprofondata nel caos viabilistico....
L'assessore alla mobilità del comune di Como, Pierangelo Gervasoni, ha dichiarato che gli uffici stanno valutando di aprire al traffico la corsia riservata ai bus sul lungolago per sgravare parte dei volumi di traffico che ad oggi "pesano" su via Battisti/viale Lecco.
Como è una città, vuoi per conformazione, vuoi per scelte politiche, sempre nel caos viabilistico. Una volta la colpa del traffico è da imputarsi ai passaggi a livello, un'altra al rifacimento del manto stradale di alcune vie, una volta addirittura la colpa del traffico fu additata alla nostra manifestazione ambientalista (lo scorso 29 novembre)....
I volumi di traffico esistenti non vanno sgravati da una strada all'altra. Vanno ridotti, investendo su alternative più sostenibili che consentano alla gente di muoversi senza dover ricorrere all'uso del mezzo privato.
Perchè non migliorare, quindi, il trasporto pubblico? Potenziando la frequenza delle corse dei bus, migliorando l'intermodalità tra battelli, treni e bus (proprio a Como Lago), migliorando l'integrazione tra mezzi di corse urbane/extraurbane che viaggiano lungo direttrici diverse?
Poi c'è anche il lago che è un'infrastruttura naturale. Proprio all'inizio di questa settimana in seguito alla chiusura della strada Regina tra Argegno e Colonno, sono stati introdotti per le scuole medie di Ossuccio un servizio di taxi-boat per 18 alunni di Argegno. Perchè non proporre certe forme di trasporto collettivo lacustre anche per altri comuni rivieraschi al lago?
Possiamo sapere quando anche a Como cambierà qualcosa, oppure neanche l'evidente correlazione tra coronavirus e inquinamento atmosferico cambierà certe scelte di natura politica?