È un momento importante, perché, dopo parecchi mesi, torniamo in piazza per evidenziare che i problemi connessi con le migrazioni non sono certo stati risolti con il parziale "superamento" della pandemia. Anzi, nella rimozione generale, la situazione è solo peggiorata, mentre le nazioni europee, con criminale determinazione, proseguono nella politica di "esternalizzazione" delle frontiere, finanziando regimi autoritari e organizzazioni malavitose perché facciano il "lavoro sporco" lontano dalla Fortezza Europa.
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Domenica 4 luglio, dalle 11 alle 12, in piazza Cavour a Como, si terrà la Marcia per i nuovi desaparecidos di Como senza frontiere.
Anche nella realtà italiana non molto è cambiato, e sicuramente non in meglio. Persino la "sanatoria" (ovvero le procedure di "emersione e regolarizzazione"), pur insufficiente e tardiva, è stata quasi dimenticata, mentre le verifiche avanzano con lentezza esasperante. Dopo una prima richiesta di informazione alla Prefettura di Como, all'inizio di aprile, proprio in questi giorni, insieme a Cgil-CIl-Uil, Osservatorio giuridico per i diritti dei migranti e campagna "Io accolgo", abbiamo chiesto nuovamente un intervento risolutivo al Prefetto di Como, perché almeno questi minimi diritti vengano riconosciuti, mantenendo fede - peraltro - agli impegni assunti dallo Stato italiano. (Il testo della nuova lettera lo trovate in allegato a questo messaggio.)
La marcia del 4 luglio è importante anche perché segna il quinto compleanno della rete Como senza frontiere, nata e sviluppatasi a partire dal 2016, nel pieno dell' "emergenza stazione". Proprio nel luglio di quell'anno si tenne la prima marcia.
Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi intendiamo utilizzare questa ricorrenza per approfondire e rinnovare, con sempre maggiore determinazione e coscienza, i temi e le mobilitazioni che ci hanno impegnato in questi anni.
Ma intanto vi invitiamo a esserci, tutte e tutti insieme, domenica 4 luglio.
Un caro saluto a tutte e tutti
Anna e Fabio