Siamo venuti a conoscenza che all'interno del parco del San Martino sono in corso degli abbattimenti di alberature di notevole importanza con la distruzione di interi viali. La legge nazionale n.10 del 14 gennaio 2013 detta norme molto chiare a tutela di alberi monumentali e filari storici – vedi “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani“ e principalmente all’art.7 “Disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli alberi monumentali, dei filari e delle alberature di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale.”
Naturalmente sono fatti salvi gli abbattimenti effettuati per casi motivati, e dove sussiste una oggettiva pericolosità di schianto dell'albero, ma che comunque sono operazioni da eseguire solo a seguito di specifica autorizzazione comunale e previo parere obbligatorio e vincolante del Corpo forestale dello Stato.”
E' questo il caso di quanto sta succedendo al San Martino? L'ufficio comunale competente è al corrente? Il Corpo Forestale (Carabinieri) ha autorizzato?
Hanno entrambi visto e verificato le perizie che giustificano gli abbattimenti? Chi ha effettuato e firmato queste perizie? Trattasi di agronomo – forestale iscritto all’albo o di staff tecnico-scientifico degli stessi Carabinieri?
Anche se si tratta di una proprietà “privata” (ASL e Ospedale Sant'Anna), l’abbattimento di uno o più alberi non è possibile senza l’autorizzazione dell’uffici di cui sopra. Nel punto 1 dell’art 7 è specificato che sono sottoposti a tutela anche “i filari e le alberature di particolare pregio paesaggistico, monumentale, storico e culturale, ivi compresi quelli inseriti nei centri urbani.” e “gli alberi ad alto fusto inseriti in particolari complessi architettonici di importanza storica e culturale, e/o aree vincolate come l'ex ospedale Psichiatrico.
Alla luce di quanto esposto sopra l'Associazione Conalpa chiede un accesso agli atti e la trasmissione delle perizie e di tutta la relativa documentazione contenente tipo e numero di piante che si vogliono abbattere ed il diametro del tronco.
L'Associazione si riserva il diritto di chiedere il parere di un agronomo di fiducia per la verifica dello stato di salute delle piante nel mentre procederà con una segnalazione ai Carabinieri Forestali.
Tagliare un albero, soprattutto un albero di 70 – 80 anni è un atto definitivo e drammatico che non rimane circoscritto al singolo l’albero ma che incide fortemente sullo stato della vegetazione dell’intero territorio in quanto ogni albero fa parte di un connesso ecosistema più vasto e complesso.
Come associazione ci aspettiamo la piena collaborazione dell'Amministrazione. E' diventato ormai insostenibile il continuo depauperamento del nostro patrimonio arboreo che, già abbondantemente compromesso, non può certo permettersi ulteriori perdite e soprattutto perdite ingiustificate od inutili.
Anna Ballerini
Conalpa Como