Il Tribunale di Como, nell'udienza di mercoledì 2 febbraio 2022, ha riconosciuto colpevoli di "violenza privata aggravata" i tredici neonazisti di Veneto fronte skinheads che il 28 novembre 2017 interruppero un'assemblea di Como senza frontiere, che si teneva presso il "chiostrino Artificio" - allora in concessione all'associazione Luminanda, aderente alla rete -, imponendo la lettura di un loro delirante proclama contro l'invasione degli stranieri e la difesa della patria.
Abbiamo sempre sostenuto che quell'incursione non era affatto "una ragazzata", come anche l'amministrazione comunale di Como l'aveva liquidata, ma un atto gravissimo che mirava a colpire i diritti delle persone migranti e quindi i principi stessi della Costituzione italiana. Oggi, la sentenza di primo grado che condanna 11 esponenti di VFS a un anno e otto mesi e 2 a un anno, nove mesi e dieci giorni dimostra che avevamo visto giusto: non si era trattato quella sera solo di colpire alcune persone e alcune realtà, ma i fondamentali principi di democrazia e solidarietà. Oggi, questa sentenza di primo grado rafforza la nostra convinzione che l'antifascismo e l'antirazzismo devono essere alla base del lavoro di accoglienza e di sostegno ai diritti e alle esigenze delle persone migranti (ma non solo),che ogni giorno le realtà aderenti alla rete portano avanti. Questa sentenza evidenzia anche il grave errore commesso dall'amministrazione comunale di Como (che è proprietaria degli spazi in cui si svolsero i fatti e che dovrebbe essere custode dei valori costituzionali) nel non aver voluto chiedere di essere parte civile al processo; così facendo e sottraendosi sempre alla pubblica condanna di questo e di altri simili atti ha dimostrato il disinteresse nei confronti dei diritti delle persone e la sua incapacità di farsi testimone dei valori che dovrebbero informare la vita della comunità.amministrazione comunale di Como (che è proprietaria degli spazi in cui si svolsero i fatti e che dovrebbe essere custode dei valori costituzionali) nel non aver voluto chiedere di essere parte civile al processo; così facendo e sottraendosi sempre alla pubblica condanna di questo e di altri simili atti ha dimostrato il disinteresse nei confronti dei diritti delle persone e la sua incapacità di farsi testimone dei valori che dovrebbero informare la vita della comunità.amministrazione comunale di Como (che è proprietaria degli spazi in cui si svolsero i fatti e che dovrebbe essere custode dei valori costituzionali) nel non aver voluto chiedere di essere parte civile al processo; così facendo e sottraendosi sempre alla pubblica condanna di questo e di altri simili atti ha dimostrato il disinteresse nei confronti dei diritti delle persone e la sua incapacità di farsi testimone dei valori che dovrebbero informare la vita della comunità.
Da questa vicenda, che si è dilungata per oltre quattro anni e che ci ha messo di fronte anche a dolorosi attacchi personali con l'obiettivo di ridicolizzare le vittime di quell'incursione violenta, dobbiamo avere la capacità di maturare un impegno ancora maggiore per la difesa di quei diritti e di quei valori che abbiamo messo al centro della nostra azione.
Per questo saremo nuovamente a manifestare presso il Monumento alla Resistenza Europea, ai giardini pubblici di Como, in occasione della Giornata globale per le vittime delle migrazioni, domenica 6 febbraio dalle 15 alle 16.
Per chiedere il riconoscimento dei diritti delle persone migranti, per non dimenticare la strage continua ai confini della Fortezza Europa, per restare umani.
Como senza frontiere
Aderiscono alla rete Como senza frontiere: Aifo Como, Anpi Monguzzo, Anpi provinciale Como, Arci Como, Arci-ecoinformazioni, Associazione artistica Teatro Orizzonti inclinati, Associazione Culturale Territori-Natura Arte Cultura, Associazione Migrante Como-Milano, Associazione Par Tüc, Associazione Luminanda, Baule dei suoni, Cgil Como, Comitato comasco antifascista, Comitato Como Possibile Margherita Hack, Como accoglie, Como Comune, Cooperativa Garabombo, Coordinamento comasco per la Pace, Donne in nero Como, Emergency Como, +Europa Lario, Giovani comunisti Como, I Bambini di Ornella, Baule dei suoni, Italia-Cuba Como, L’altra Europa Como, L’isola che c’è, Libera Como, Medici con l’Africa Como, Missionari comboniani di Como e Venegono, Potere al Popolo Como e provincia, Prc/Se provinciale Como, Scuola di italiano di Rebbio, Sinistra Italiana Como, Unione degli studenti Como, Volontari della Parrocchia di Rebbio, tante e tanti altri.