Su segnalazione di alcuni lavoratori della struttura apprendiamo che a fronte dell’aumento dei casi covid, il personale che viene a contatto con persone positive (siano esse familiari o altro), sono costrette ad effettuare un tampone che deve essere negativo per tre cinque giorni a proprie spese.
Ancora una volta si viene meno in termini di tutela dei lavoratori che oltre a non percepire alcuna indennità di rischio devono affrontare dei costi loro malgrado. Palese che questi costi dovrebbero essere a carico della struttura, sottolineiamo che a tutela degli ospiti dovrebbe essere incentivata la trasparenza di chi lavora che invece sono portati a non dichiarare l’eventuale rischio o esposizione. La rappresentanza sindacale pare assente su questa tematica.
Marco Caporali
Counsellor