Nel bilancio 2013 dell' assessorato servizi sociali e' prevista una co-progettazione per una destinazione sociale della struttura.
I soldi potrebbero far ripartire i 39 appartamenti, il bar, il ristorante, la palestra, con un' offerta alla citta' e alla provincia stessa, rendendo concreta la possibilita' che tramite un bando si identifichi il soggetto futuro gestore della struttura a destinazione sociale richiamiamo, come lista x como, il nostro progetto:il condominio solidale questo progetto nasce per tutelare la categoria degli invisibili ma non come ghetto.
Consiste nell' aprire la struttura comunale di via volta ora vuota fatta di 39 mono e bilocali, (perfettamente a norma e abitati da anziani autosufficienti fino a giugno 2012 come cà d' industria) a soggetti più deboli come disabili motori o lievi insufficienti mentali, padri separati o donne che hanno subito violenza o anziani autosufficienti, ma anche a giovani coppie o studenti universitari, che non si possono permettere gli affitti sul mercato..
Per i disabili il progetto nasce proprio per questo, per favorire un tentativo di vita indipendente con un appoggio esterno.. Sono appartamenti in affitto che uno può gestire come meglio crede,portando le sue badanti o chiedendo la possibilità di poter usufruire della badante di condominio..una pista di lancio verso l' autonomia di chi diversamente avrebbe difficoltà a farlo, soprattutto per chi abita in zona mal raggiungibile e lavora in città..oppure per chi ha una insufficienza mentale lieve e ha bisogno di qualcuno che sia di riferimento visto che magari un lavoro c'è l'ha..penso anche al ragazzo non vedente che ha chiesto di poter fare un'esperienza fuori dalla famiglia e lavora a como..
Il condominio solidale e' un posto che viene incontro alla solitudine di tanti.. Alcuni disabili hanno la fortuna di avere amici.. Ma molti sono soli.
E questo e' peggio della disabilità. Sono appartamenti in centro aperti alla città, dove l'anziano autosufficiente può trovare scambio e nella solidarietà la donna maltrattata o il padre separato un punto di passaggio verso un altro domicilio, con nuova fiducia nella vita e magari nuovi amicizie.
Nessuno sara' obbligato e farà' richiesta se interessato.. Con la palestra che è già presente
nella struttura e magari un ristorante e un bar da rimettere in funzione può essere un centro di cultura e di interesse per la città..
Roberta marzorati