Orsenigo (PD) - FRONTALIERI - La Svizzera chiude Bizzarone, oltre ai valichi minori. Sicurezza e garanzie per i nostri lavoratori prima di tutto!
Se da un lato il Canton Ticino sembra determinato ad adottare la linea dura di prevenzione, simile a quella adottata in Italia, ora però la decisione unilaterale della chiusura del valico di Bizzarone, oltre ai valichi minori, getta ancora di più un grave onere sui frontalieri italiani che già devono sostenere file e controlli per recarsi sul posto di lavoro. I frontalieri e gli italiani sono la spina dorsale del Ticino e non possiamo accettare siano trattati in questo modo. Chiediamo alla Svizzera di riaprire il valico di Bizzarone e di consentire ai nostri concittadini di potersi recare al lavoro in sicurezza.
Fino ad oggi il panorama di confine italo-svizzero, specialmente in tema di lavoratori frontalieri, è stato di grande collaborazione, ma ritengo che agire in questo modo sia poco lungimirante e rischioso per i nostri lavoratori. I cittadini italiani stanno già subendo gravi ripercussioni da questa emergenza sanitaria che ha scioccato tutti; il Lario e le terre di confine che, ormai basano gran parte della loro attività sul turismo e il commercio, sono in grande difficoltà. Non possiamo certo pensare di aggravare la situazione chiudendo le frontiere e bloccando i lavoratori, aldilà o al di qua di un altro muro. Bene invece che si adottino contemporaneamente misure comuni, necessarie alla salute di tutti. E su questo continueremo a tenere alta la guardia.