Acerbo (PRC-SE) - In Turchia Erdogan prosegue sulla strada della fascistizzazione del paese. La maggioranza del parlamento turco, controllata dal partito AKP di Erdogan, ha votato la revoca dello status di parlamentari a tre deputati. Si tratta dei nostri compagni Leyla Güven e Musa Farisoğulları del Partito Democratico dei Popoli (HDP) e di Enis Berberoğlu del Partito repubblicano del popolo (CHP).
Ancora una volta i parlamentari curdi sono bersaglio della repressione sulla base dell'accusa di terrorismo che il regime di Erdogan usa per criminalizzare sistematicamente l'opposizione laica e di sinistra mentre sostiene i jihadisti che utilizza come truppe in Siria e in Libia.
Il voto del parlamento è conseguenza delle sentenze dei tribunali ma in realtà non vi è più in Turchia nemmeno l'ombra di indipendenza della magistratura dopo che tutti gli apparati dello Stato sono stati messi in riga da Erdogan. Il capogruppo dell'HDP Meral Danış Beştaş ha dichiarato: "Voi istruite i giudici e riferite queste decisioni al parlamento. Questo è fascismo".
Leyla Guven è stata condannata a sei anni e tre mesi e Musa Farisoğulları a nove anni di reclusione. Per entrambi l'accusa è quella di far parte del PKK di Ocalan.
Ricordiamo che sono in questo momento già detenuti in Turchia 13 ex-parlamentari dell'HDP tra cui i due co-presidenti Selahattin Demirtaş e Figen Yuksedag, decine di sindaci e consiglieri comunali, e complessivamente 5.000 militanti dell'HDP.
Il primo commento di Leyla Guven è stato "Resistenza è vita" a testimoniare il coraggio di una donna che è uscita dal carcere l'anno scorso dopo essere stata eletta e che ha condotto uno sciopero della fame durato tre mesi contro il disumano regime di isolamento in cui era tenuto Ocalan.