L'iniziativa dei cittadini europei (ICE), denominata "Articolo 4 Stop alla tortura e ai trattamenti inumani alle frontiere dell'Europa" è giunta alla sua fase di lancio. Dal 10 luglio i suoi promotori, insieme alla società civile europea che si è raccolta intorno all'associazione Stop Border Violence nei primi mesi del 2023, inizieranno a raccogliere firme per sostenere l'iniziativa davanti alla Commissione Europea.
Nel corso di un anno (luglio 2023 – luglio 2024) sarà raccolto un milione di firme, con una quota minima da raggiungere in almeno sette paesi europei.
L'ICE rappresenta uno strumento di democrazia partecipativa che consente ai cittadini di guidare il Parlamento europeo verso un atto legislativo. Tuttavia, non solo l'ICE è per lo più sconosciuta (solo il 2,4% dei cittadini europei ne è a conoscenza) ma ci sono anche diverse difficoltà logistiche da considerare quando una semplice associazione di cittadini decide di organizzare una petizione a livello europeo, ovvero la mancanza di finanziamenti pubblici e sostegno istituzionale.
Tuttavia, in questi mesi di preparazione abbiamo registrato l'interesse e la partecipazione di numerose persone, associazioni, nonché organizzazioni locali di varia natura. La loro comunanza risiede nel lavoro che svolgono da anni in tutta Europa per migliorare le condizioni di coloro che fuggono dai loro paesi in cerca di dignità ma si trovano privati dei diritti fondamentali. Contro la narrativa proposta dai media e dai rappresentanti populisti di tutta Europa, che non fa altro che rafforzare atteggiamenti razzisti e xenofobi, c'è un popolo silenzioso che lavora quotidianamente per far rispettare i più elementari principi umanitari, alla base delle principali carte costituzionali dei paesi democratici . Il nostro obiettivo è alzare questa voce, portandola davanti al Parlamento Europeo.
Riteniamo che questa ICE rappresenti una preziosa opportunità per riportare la politica migratoria dell'UE in un quadro giuridico. Chiediamo ai cittadini, singoli o associati sotto qualsiasi forma, di aderire e contribuire al successo di questa iniziativa, prima sottoscrivendola e poi diffondendone i contenuti presso le proprie comunità locali. Le firme saranno raccolte sia digitalmente, attraverso questo link bit.ly/SBV, sia cartacee. Per maggiori informazioni, adesione, partecipazione, nonché maggiori dettagli sul testo che sarà proposto alla Commissione UE, visita il sito web dell'iniziativa www.stopborderviolence.org e seguici sui social media. Per entrare in contatto e supportare i comitati locali, scrivi una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
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