Orsenigo (Pd) - “Nel luglio del 2019, in Regione Lombardia, ho proposto che l’area di Como e la fascia di confine con la Svizzera diventassero una Zona economica speciale (Zes). La Lega e il centrodestra sia in Regione che al Governo non hanno voluto impegnarsi in questa direzione, purtroppo per il territorio che rappresento. Oggi, con un colpo di mano, Salvini chiede che Milano e la Lombardia diventino una Zes. Consiglio ai colleghi leghisti di smettere di fare propaganda e, piuttosto, di fare pace con se stessi”.
Così il consigliere regionale del Partito Democratico, Angelo Orsenigo, commenta la proposta avanzata nelle scorse ore dal segretario leghista Matteo Salvini di istituire una zona economica speciale che copra Milano e la Lombardia per limitare i danni economici dovuti alla pandemia da Coronavirus.
“Come se non bastasse, il 5 marzo scorso ho proposto che la Lombardia diventasse una “zona rossa economica”, una Zes, per fare fronte ai gravissimi danni arrecati dal diffondersi del Covid-19 - continua il consigliere Dem - la politica deve avere idea programmatica del territorio e non fare solo propaganda sulla pelle delle persone e del tessuto economico”.
“La non tanto sottile ironia sta nel fatto che la Lega ormai è abituata a dire tutto e il contrario di tutto. È evidente che in tempi di pace e maggioranza si ignorano delle misure benefiche per i territori mentre si riciclano le stesse in tempi di crisi pur di ottenere visibilità a tutti i costi”.
“L’idea originale della Zes nell’area di Como, infatti, nasceva dal tentativo di proteggere la nostra zona di confine dalla competitività fiscale e burocratica del sistema elvetico che causa una crescente delocalizzazione delle attività produttive in Svizzera, con la conseguente perdita dei posti di lavoro. L’istituzione di Zes potrebbe riequilibrare la disparità competitiva territoriale, rilanciare gli investimenti esteri, mantenere il tessuto produttivo, l’occupazione, lo sviluppo dei settori industriale e manifatturiero - spiega il consigliere - cosa che al tempo era addirittura obiettivo compreso nel Programma regionale di sviluppo della legislatura”.
“Oggi la Lega riesce a smentirsi e a contraddirsi, mettendo sul tavolo un clone della proposta presentata nemmeno un anno fa - conclude il consigliere - meglio che Salvini faccia una cura per la memoria per il bene, se non suo, almeno della Lombardia”.