Orsenigo (PD) - “Abbiamo affrontato tutte le questioni legate all’emergenza coronavirus e in particolare alla salute dei nostri frontalieri, molti dei quali continuano ad andare a lavorare oltre confine, con il rischio di contrarre la malattia. Ed è per questo che dobbiamo fare in modo che i nostri concittadini lavorino in sicurezza”, lo fa presente Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd e segretario della Commissione speciale rapporti tra Lombardia e Confederazione elvetica, che si è riunita stamani, dopo tanto tempo, per fare il punto della situazione tra le due regioni contermini durante il Covid-19.
“Abbiamo chiesto al presidente di Commissione di prendere posizione a difesa dei nostri frontalieri di fronte a una sorta di berlina pubblica e quotidiana cui vengono messi dal consigliere nazionale della Lega dei Ticinesi Quadri – racconta Orsenigo –. Tuttavia, la risposta alla nostra sollecitazione è stata tiepida”.
Secondo, importante aspetto il tema delle merci: “Rischiano di rimanere in Italia perché ci sono seri problemi di sdoganamento. Potrebbe significare che a danno economico si sommi danno economico”, riflette l’esponente dem.
Ma il punto vero di confronto sono stati loro, i 70mila frontalieri: “Vogliamo essere sicuri che i nostri operatori che ancora oggi vanno all’estero a lavorare, siano dotati di adeguati dispositivi di sicurezza e che non vengano messe in pericolo la loro incolumità e la loro salute”, aggiunge ancora Orsenigo.
Non solo: “Il rischio di licenziamenti è altissimo. In molti hanno già segnalato di aver perso il lavoro con la scusa della ridotta operatività delle aziende a causa del coronavirus. Non vorremmo che fosse solo un motivo di speculazione economica”.
La Commissione si è conclusa con l’impegno a redigere un documento che contenga tutti i punti affrontati nella seduta odierna e che confluirà in una mozione generale sull’emergenza Covid-19 e i suoi risvolti, da discutere in consiglio regionale giovedì 16 aprile.