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Marco Fumagalli (M5S Lombardia) -  “Occorre spezzare il meccanismo tale per cui l’oligarchia di potere lombarda ha voluto una sanità prettamente ospedaliera per arricchire il privato. A questa oligarchia dobbiamo sostituire una sanità prevalentemente territoriale, a gestione pubblica, in cui le decisioni sono prese dal territorio nella forma della conferenza dei sindaci, affinché le risorse restino nei territori e non nelle tasche degli imprenditori della sanità amici di Gallera&Co.

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Monica Forte (M5S Lombardia) - “Anche quest'anno leggiamo numeri di una strage che si consuma in silenzio: ogni tre giorni una donna viene uccisa dalle mani di un suo familiare o di suo marito, compagno, fidanzato o ex. Si perché il vero dato che non cambia, che non diminuisce è l'incidenza del contesto familiare nei femminicidi che nell'anno della pandemia aumenta ancora raggiungendo il valore record dell'89% di cui il 69,1% avviene nella coppia messa alla prova dalla convivenza forzata che ha esasperato le condizioni di litigiosità e conflittualità domestica creando dei veri e propri corto circuiti.

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Orsenigo (PD) - “Tra il 2015 e il 2019 lo Stato ha assegnato alla Lombardia 10,8 milioni di euro per sostenere i centri anti-violenza per donne. Purtroppo per il 2019 la Regione ne ha erogati solo 580mila, circa il 5% delle risorse messe a disposizione. Uno sforzo infimo che lascia senza parole viste l’attualità e l’urgenza della questione. Regione Lombardia non può continuare a fare così poco per proteggere le donne che hanno bisogno di strumenti e di supporto per sottrarsi a situazioni di violenza domestica.

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Gregorio Mammì (M5S Lombardia) - “...che il governatore Fontana auspichi l’uscita dalla zona rossa della Lombardia, non è una notizia ma un allarme! Ci rincuora che non saranno lui e Gallera a decidere ma il Governo. Fontana afferma agli organi di stampa che i dati dovrebbero, bene l’uso del condizionale, portarci verso addirittura la zona gialla. Molto bene, ma i dati, caro presidente, chi li ha visti? Il Gruppo consiliare M5S da settimane, mesi, chiede trasparenza e presenza anche con le opposizioni, cosa aspettano i big della salute lombarda a informare le opposizioni su questi dati?

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