Venerdì 24 luglio scioperano a Milano e in altre città dopo la proclamazione dello stato di agitazione le/i 12.000 lavoratrici e lavoratori della sanità interinali assunti precipitosamente con contratto precario per far fronte all’emergenza del covid19, visto che gli organici della sanità erano stati irresponsabilmente tagliati dalla furia noeliberista di Maroni e di Gallera e dai governi dell’austerità. La stampa si è sprecata nella rettorica della lode al sacrificio di chi si inserisce in un contesto in cui si può giocare anche la vita, ma dietro le lodi c’è solo il nulla avido e meschino di un’amministrazione pubblica regionale che, a partire dalla precarietà del loro contratto, si arroga il diritto di escludere le lavoratrici e i lavoratori interinali dal premio per il lavoro svolto e soprattutto di non considerare strategica l’assunzione di medici e infermieri negli ospedali e nel territorio subito se si vuole affrontare bene la prossima fase di un’epidemia che può tornare e di un lavoro sanitario regresso causa il covid19 che deve essere espletato nella sanità pubblica e non regalato alla sanità privata convenzionata e non.
E’ in forse il diritto alla cura di tutti, uomini e donne di ogni ceto e provenienza. Saremo al loro fianco nella lotta al Presidio sotto la Regione Lombardia domani dalle ore 10:00
A uguale lavoro uguale premio e uguale salario. Le grandi risorse economiche che arriveranno dall’Europa non devono essere drenate e regalate alla sanità privata, ma usate per rafforzare e qualificare la sanità pubblica a partire dalla prevenzione e dalla medicina del territorio.
Milano, 23/07/2020
Fabrizio Baggi – Segretario Regionale
Giovanna Capelli – Responsabile Regionale #Sanità
Partito della Rifondazione Comunista – #Lombardia
Prima le Lavoratrici e i Lavoratori